03/02/16 - Repubblica - Calcio, vietate tre trasferte ai tifosi del Bari dopo gli incidenti allo stadio di Pescara

Semaforo rosso per le partite ad Avellino, Lanciano e Chiavari. Proseguono intanto le indagini della Digos, anche attraverso i filmati delle telecamere di videosorveglianza, per identificare i violenti

Divieto di trasferta ad Avellino, Lanciano e Chiavari. E’ quanto ha disposto l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive dopo gli incidenti che hanno coinvolto un gruppo di tifosi del Bari allo stadio Adriatico di Pescara. Febbraio a casa, dunque, per l'intero popolo dei sostenitori biancorossi, che potranno tornare a seguire la squadra soltanto dal 19 marzo per Novara-Bari (32esima giornata).

Non è il primo divieto stagionale per i tifosi biancorossi. Lo scorso 3 ottobre il prefetto di Latina aveva vietato la vendita dei biglietti ai residenti in Puglia, con contestuale sospensione dei programmi di fidelizzazione per i supporter del Bari. All'origine del divieto, un lancio di bottiglie di plastica nella trasferta di Crotone in risposta a un petardo. E fra le due partite si era verificato anche il lancio di tre bombe carta nei press dell’hotel barese in cui aveva pernottato l’Avellino.

Il personale della Digos sta procedendo a identificare, attraverso le telecamere dello stadio e quelle della polizia scientifica, i tifosi del Bari che hanno prima devastato un bar all'interno dell'impianto sportivo, poi forzato e sfondato il cancello della curva Sud, infine danneggiato le auto della polizia, rompendo il vetro di un mezzo parcheggiato in strada. Anche nella stagione 2014-2015 la sfida tra Pescara e Bari era stata rovinata da fatti di cronaca: 16 tifosi del Bari ricevettero il Daspo per l'aggressione a cinque tifosi del Pescara, tre dei quali finiti in ospedale.


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