2015, tutti i
protagonisti: declino Nicola, la
Zanzara ha punto tanto. Del Grosso, che paura. Paparesta, Zamfir e...
ZhengNicola-Paparesta, è finita© foto di Federico Gaetano
Protagonisti in negativo ce ne sono stati tanti. In positivo, per la verità, troppo pochi. Si chiude un anno al di sotto delle attese in casa Bari. Il
2015 sarà ricordato per le ottime aspettative
raramente concretizzatesi in campo.
CALCIATORI - Sono stati addirittura
42 i tesserati della prima squadra appartenuti all'anno in procinto di chiudersi. Segno di un'identità della rosa modificata in corso d'opera e mai raggiunta appieno. Copiose le due sessioni di mercato intraprese.
Appena in dieci coloro che, a Bari il primo gennaio scorso, completeranno fra poche ore dodici mesi interi in biancorosso:
Guarna, Sabelli, Romizi, Donati, De Luca, Micai, Contini, Defendi e
Salviato, oltre al baby (sempre molto chiacchierato sul mercato)
Castrovilli. Ha trovato sfogo pure la
mobilità fra
capitani: Caputo quello ufficiale della seconda metà della passata stagione in cui non poche volte ha fatto capolino con la fascia al braccio Massimo Donati. Diverse le idee con l'inizio del nuovo campionato: Contini il prescelto; Guarna e per ultimo Valiani i volti alternativi. Particolarmente efficace, a proposito, l'impatto del centrocampista ex Latina in maglia biancorossa, fra i più continui, al pari di
Rosina. Non ha inciso invece
Sansone, pur reduce da una promozione col Bologna. Sei reti in quattro mesi piazzano
Maniero nel
gotha dei bomber più prolifici dell'anno biancorosso (il suo predecessore
Caputo, sicuramente il calciatore
più contestato dalla tifoseria, aveva chiuso la prima parte dell'anno a quota 3). Nessuno, comunque, meglio della
zanzara De Luca, autore di ben
nove reti nell'anno solare. Fuori dal campo, ha tenuto tutti in apprensione
Cristiano Del Grosso, vittima di un incidente a metà mese che gli è costato un ricovero d'urgenza a Bergamo.
TECNICO - Un nome, un'infinità di critiche.
Davide Nicola non ha mai fatto breccia sul campo. I play-off non raggiunti nella passata stagione sono stati dimenticati,
ma non troppo, da un mesto
sesto posto con cui si è chiuso il girone d'andata dell'attuale campionato. Le sconfitte contro Cagliari, Brescia e Trapani hanno fatto precipitare terribilmente le sue quotazioni. La conseguenza è in queste ore una posizione spacciata, da allenatore virtualmente esonerato. Il 2016 non lo vedrà più protagonista a Bari. Il 2015, invece, è stato tutto suo.
SOCIETA' - Si è sbattuto su più campi
Gianluca Paparesta. L'ex arbitro internazionale ha mantenuto
iperattivo il suo raggio d'azione. Vicino alla squadra ma anche alle dinamiche di allargamento di un club che, al di là dell'ingresso in quota minoritaria di
Giancaspro, ha trovato solo al fotofinish una possibile corsia di decollo in chiave espansionistica. Certamente suggestiva è apparsa infatti la candidatura a firma
Herman Zheng, il boss della cinese
Winston Group ha animato le ultime cronache societarie dell'anno, riempite pure, in battute diverse, dalle antipatiche accuse filtrate da ambienti d'indagine su presunti finanziamenti illeciti ricevuti dalla discussa Infront. Fra i dirigenti tecnici, infine, ha lasciato
Stefano Antonelli, è cresciuto il ruolo di
Zamfir, sempre più
italianizzato al grado di diesse con l'abilitazione federale conseguita poche settimane fa. Il rumeno ha chiuso l'anno con vistosa operatività, nelle pratiche di consultazione per l'avvicendamento in panchina.
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