Brescia-Bari, i dubbi, la ricerca della vittoria e la sfida alla miglior difesa. Il menù del match

La trasferta di Brescia chiuderà il controverso ottobre del Bari. I biancorossi si presentano all’undicesima chiamata del campionato con un bottino di 11 punti, accumulati faticosamente con 8 pareggi e 1 vittoria. Ad attenderli, un Brescia (quasi) invalicabile, che conta -come il Bari- solo una sconfitta, ottenuta nel recupero infrasettimanale contro il Modena. Nonostante le due gare in meno (causa ripescaggio) i lombardi sono riusciti a conquistare 2 punti in più dei biancorossi.

La pericolosa posizione in classifica rasente i playout e il clima teso nell’ambiente, impongono la vittoria ai galletti. L’ultima era arrivata due mesi fa, sempre in Lombardia. Questa volta, però, il Bari non avrà di fronte la spregiudicata Cremonese, ma una squadra capace di subire solo 3 in gol in 8 partite. Il canovaccio offensivo di Marino dovrà, dunque, scontrarsi con il muro bresciano. E, tra l’altro, l’attacco biancorosso non ha fin qui dimostrato sufficiente sintonia con il gol.

Il Bari, nella prima uscita, ha già manifestato difficoltà ad esprimere il gioco aggressivo voluto dal nuovo mister. Inoltre, l’insufficiente condizione fisica di alcuni elementi (Aramu su tutti) e l’ulteriore infortunio accorso a Maiello, potrebbero spingere Marino ad adoperare soluzioni alternative. Tra gli esperimenti già effettuati dal mister, spiccano Acampora mediano e l’avanzamento di Dorval sulla linea degli attaccanti. Tra le carte di Marino, anche quella del cambio modulo, con un centrocampo a 2 o a 4.

L’obiettivo della gara sarà comunque quello, inderogabile, di tornare a Bari con i 3 punti. Il match di Brescia offre l’ulteriore possibilità di mettere alla prova l’attacco biancorosso con l’esame più difficile: superare la miglior difesa del campionato.


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