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| Titolo: Studia da Casemiro e ritrova Brienza: la nuova vita di Bolzoni al Bari Mer Ott 03, 2018 12:13 pm | |
| 110 minuti in Champions League. Un sogno accarezzato per due gare con una maglia prestigiosa come quella dell'Inter. Francesco Bolzoni, centrocampista del Bari, cresce nel settore giovanile nerazzurro facendo tutta la trafila, dagli esordienti alla prima squadra. Il centrocampista nato a Lodi è capitato in uno dei periodi più floridi per l'Inter e per il suo settore giovanile: infatti, nel 2006-2007 vince lo scudetto Primavera e l’anno successivo il 'Torneo Viareggio'. Padre calcistico? Un certo Roberto Mancini. L'ex CT della Nazionale stravedeva per il giovane Bolzoni, tanto da farlo esordire il 12 settembre 2007 in Champions League dal titolare sul campo del PSV Eindhoven. Un esordio indimenticabile e vincente, ma non fu l'unico della stagione 2007-2008: infatti Mancini lo getta nella mischia anche in Coppa Italia, in occasione della semifinale contro la Lazio.
L'anno successivo con Josè Mourinho trova meno spazio, complice anche una rosa nerazzurra stellare: l'allenatore portoghese gli concede soltanto 16' in campionato contro il Cagliari. Dopo l'esperienza con l'Inter, comincia il viaggio di Bolzoni tra Serie A e B. Frosinone, Siena, Palermo, Novara e Spezia: queste le piazze in cui milita dopo l'avventura milanese. La stagione migliore arriva con i rosanero di Beppe Iachini nel 2013-2014: regista della squadra, perno inamovibile del centrocampo e promozione in Serie A. Nel momento forse migliore della sua carriera arriva un grave infortunio, la rottura del tendine d’Achille. Che ne frena l'ascesa e soprattutto la possibilità di misurarsi nuovamente con la Serie A, dopo la parentesi che lo aveva visto protagonista con la maglia del Siena con 50 presenze in due anni (dal 2010 al 2012). L’avventura toscana è quella che lo forgia come calciatore e lo segna tatticamente: Antonio Conte, allenatore all’epoca dei bianconeri, è il tecnico che rappresenta una svolta tecnica per il centrocampista lombardo. L’ex allenatore di Juve e Chelsea lo lancia con costanza in Serie A e gli fa fare il definitivo salto di qualità, consacrandolo dal punto di vista tattico. L’infortunio, però, lo costringe a un anno di stop e a una riabilitazione molto lunga: accetta la Serie B per provare a ripartire. Veste la maglia del Novara nella stagione 2016-2017, senza però lasciare il segno; lo scorso anno invece sceglie lo Spezia e si incomincia a rivedere la qualità ammirata prima del lungo stop. 28 presenze con i liguri e una condizione quasi ritrovata, l'infortunio sembra quasi alle spalle. Dopo una vita passata tra Serie B e Serie C, arriva il Bari che ha il suo stesso obiettivo: rinascere. La squadra e la città biancorossa rappresentano metaforicamente la carriera di Bolzoni: gli ultimi anni da cancellare e un futuro da scrivere. Studia Casemiro in TV e impara da Ciccio Brienza, suo maestro prima a Siena e oggi a Bari. Diventato già imprescindibile, il centrocampista classe 1989 è il metronomo della squadra di Cornacchini. O meglio, il maestro d'orchestra che suona una sinfonia a oggi perfetta.
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