Bari, Brienza: "E' una vita nuova. Futuro da dirigente? Massima disponibilità dalla società"

"Per me è una vita nuova. Sono stimolato, con la massima serenità di chi vuole dimostrare di fare la differenza. Ruolo? Mi ha provato nel ruolo di regista in Coppa Italia ma non credo sarà il mio. Sono a disposizione del tecnico, dove vorrà mi metterà. Abbiamo toccato il fondo e dobbiamo risalire. Si riparte dalla polvere per provare a tornare in paradiso. La squadra l’anno scorso poteva fare qualcosina in più. Siamo diventati tardi squadra, potevamo fare meglio nel girone di andata. Siamo arrivati dietro a squadre che erano più forti di noi. È un peccato aver giocato quella famosa partita in trasferta. Il passato? Parlare del passato è irrilevante, sappiamo tutti come è andata.

Il mio futuro? Avevo detto che volevo smettere a 40 anni e l’avrei voluto fare in Serie A. Ora ho accettato la Serie D ma la mia scommessa è portare il Bari più in alto possibile, finché il fisico me lo permette. L’età? Più vai avanti e più hai bisogno di allenarti, quando sei giovane hai delle energie incredibili che con il tempo ovviamente diminuiscono. Serie D? È un campionato molto più agonistico che tecnico. La regola degli under pesa molto, anzi io la abolirei. Under del Bari? Ci sono under interessanti da noi. Espulsione a Cittadella? Pensavo di essere ultimo uomo. Non mi è pesata più di tanto, era brutto però chiudere con un rosso e con quell’immagine. Come ho vissuto il fallimento? Io ero a casa ma ho sentito i calciatori che erano in ritiro ed è stato veramente brutto. Non pensavo potesse mai accadere.

Futuro ancora in biancorosso? La società mi ha dato massima disponibilità anche sul futuro extra-campo. Allenatore? Sinceramente non credo in panchina, mi vedo più da dirigente.L’ambiente? La città ha risposto in maniera importante, come al solito. La piazza è stata fortuna, nella sfortuna del fallimento, a trovare una società così credibile".

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