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| Titolo: 28/05/16 - Repubblica - calcio, Paparesta spera di incontrare Noordin il 1° giugno: servono 6 milioni di euro Sab Mag 28, 2016 10:08 am | |
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La curva Nord dopo la clamorosa protesta inscenata durante la sfida playoff persa col Novara al San Nicola: "Si stava consumando un tradimento in una gara che non si poteva sbagliare"
Il 1° giugno potrebbe essere il giorno di Noordin. Il malese è atteso in Italia e in quella data dovrebbe porre fine al batticuore del presidente del Bari, Gianluca Paparesta. Un arrivo in extremis, se si considera che il 3 giugno ci sarà l'assemblea straordinaria dei soci con all'ordine del giorno la ricapitalizzazione: un provvedimento non più procrastinabile. Servono subito circa 6 milioni di euro e poi altro denaro per adempiere alla incombente previste dalla Federazione in sede di iscrizione al campionato. Eventuali altri intoppi spianerebbero la strada al socio minoritario, Cosmo Giancaspro, che forte dell'anticipazione di 3 milioni di euro versati poco dopo il suo ingresso al Bari, potrebbe scalare il club biancorosso.
Un'ipotesi che persone vicine a Paparesta avrebbero escluso, convinte che il presidente del Bari sarà in grado di coprire le perdite. Dopo il secondo comunicato diffuso nei giorni scorsi attraverso le agenzie, l'imprenditore molfettese si è invece barricato dietro il silenzio, in attesa degli sviluppi sulla situazione societaria. Considerati i messaggi lanciati dalle due parti, è difficile immagine che lui e Paparesta si siano sentiti nelle ultime ore.
I due si rivedranno in occasione dell'assemblea straordinaria dei soci, in programma venerdì prossimo. Ed è facile immaginare l'aria che tirerà quel giorno ai piani alti degli uffici allo stadio San Nicola. Probabilmente si tratta soltanto del preludio a un braccio di ferro che potrebbe concludersi in tribunale, visti i costanti riferimenti al Codice civile fatti in più di un'occasione da Giancaspro, che ha sempre rimarcato come i suoi strali nei confronti di Paparesta fossero nell'interesse suo e della società stessa.
La città attende tiepida l'epilogo della vicenda, evidentemente distratta dalla precoce eliminazione del Bari dalla corsa playoff che conducono alla serie A.
I più sono convinti che l'ex arbitro sarà in grado di sbrogliare la difficile matassa. Ma c'è una parte delle tifoseria che segue la vicenda con il fiato sospeso e teme che dietro l'angolo ci possano essere nuovi guai. E a proposito di tifosi, quelli della curva Nord hanno diffuso un comunicato per spiegare i motivi della loro discussa protesta in occasione della gara di mercoledì scorso contro il Novara.
"Non accettiamo lezioni di regole non scritte da parte di chi non è a conoscenza degli avvenimenti e della situazione", è la dura premessa. "Sappiamo benissimo che la decisione opinabile di ritirare gli striscioni e lasciare vuoto l'anello inferiore della curva è stata presa un po' troppo in anticipo, ma nel momento in cui si consuma un tradimento di quella portata proprio nella gara in cui non si poteva sbagliare, la ragione lascia spazio all'istinto", si legge ancora. "Guarda caso, la squadra ha avuto una reazione da quel momento in poi, rimontando tre reti in un silenzio assordante interrotto soltanto dall'esultanza ai gol e da un paio di cori partiti da altri settori".
Repubblica.it ed. Bari
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