07/11/15 - Valiani: "Non importa se con i miei gol, l'importante è vincere"

Quando segna, il Bari vince. Tre reti e altrettante vittorie con Lanciano, Latina e Salernitana. Qualcuno potrebbe credere che Francesco Valiani sia una sorta di talismano biancorosso. “Talismano no – dice – però il gol che porta punti è sempre quello che piace di più a tutti. Sono contento che le mie reti siano coincise con la conquista dei 3 punti. Speriamo di continuare così”.

Dopo 12 gare un bottino personale di tre reti e la possibilità di eguagliare, se non superare, il record di 8 della stagione 2007-2008 quando andò a segno tre volte nel girone di andata con il Rimini e da gennaio cinque volte con il Bologna. Reti che aiutarono la squadra emiliana al salto di categoria. “Non mi sto scoprendo un goleador e sarei contento di ottenere alla fine dell’anno lo stesso risultato di Bologna, anche facendone meno. Inutile dire che sarebbe fantastico vincere un campionato in certe piazze perchè questo ti crea emozioni che metti sul podio delle cose più belle della carriera. Ma come sapete non mi piace fare grossi proclami, abbiamo iniziato la stagione con un profilo basso e quello manterremo. Sono contento che stia andando bene indipendentemente dal livello personale”.
Tre reti come Maniero e De Luca, al momento, goleador del Bari. “E’ bello perchè posso prenderli in giro dicendogli che se hanno gli stessi gol miei non sono poi tanto bomber, scherzo naturalmente. Devo ringraziare De Luca che mi ha servito benissimo. Diciamo che ha ricambiato per tutte le volte che mi chiede un passaggio con l’auto (sorride). Altrettanto bello è stato leggergli in faccia la felicità del gol come se l’avesse fatto lui. Prima del suo assist c’è stata un’azione simile sempre partita dal suo piede ma non sfruttata. Ho pensato allora di inserirmi in area spinto anche da Donati che mi diceva Francesco buttati dentro. Quindici secondi dopo la rete”.
A proposito di inserimenti. Casualità o progetto tattico? “Li proviamo in allenamento ovviamente. Cerchiamo di sfruttare certe situazioni di gioco con i tempi giusti valendoci del vantaggio di avere meno attenzioni da parte dei difensori rispetto agli attaccanti”.
Valiani, Donati, Porcari, Defendi, Di Noia, Gentsoglou. Un centrocampo che cambia spesso fisionomia. Forse sintomo che qualcosa non funziona? “Credo che più che non funzioni, funzioni fin troppo e quindi tutti meriterebbero una maglia da titolare. Siamo bravi a mettere in difficoltà il tecnico che è portato necessariamente a scelte e cambiamenti”.
Arriviamo alla gara di domenica con il Cesena. Per Valiani è una sorta di derby visti i suoi trascorsi con Imola, Parma, Bologna e Rimini. “Con il Rimini ci sono stati tanti scontri, tutte partite molto sentite. Sicuramente non sarà uno stadio dove troverò una buona accoglienza. Come affrontarli? Se non mi sbaglio hanno sempre vinto finora in casa. Cercheremo di rovinargli la media giocando con il giusto approccio mentale”.

Tra i tanti nomi che hanno animato il mercato in entrata del Bari, in pochi si sarebbero aspettati una tale propositività e frizzantezza da Francesco Valiani. Dall'alto delle sue 35 primavere, l'ex Latina è senza dubbio la più piacevole delle sorprese che il club biancorosso si è ritrovato in casa.

In questo avvio di stagione l'esperto mediano ha avuto modo di mettere in evidenza tutte le sue doti tecniche: qualità e quantità ben mescolate in un profilo che sinora ha fatto le fortune del galletto. Corsa scoppiettante, capacità d'inserimento, dribbling e buone facoltà in fase d'interdizione. Al tutto va aggiunta una peculiarità realizzativa che, nel corso della sua longeva carriera, mai lo aveva contraddistinto in maniera così manifesta.

A parlare sono le statistiche. Tre reti messe a segno nei primi dodici turni di B, tutte premonitrici di vittoria. Tre come le marcature degli attaccanti Maniero e De Luca che condividono con il navigato mediano il gradino più alto del podio nella classifica cannonieri biancorossa. Sigilli che hanno messo in mostra tutto il suo repertorio: a partire dalla potenza di tiro espressa a Latina, per passare poi alle doti balistiche manifestate con il Lanciano fino ad arrivare al pregevole inserimento che gli è valso il gol del sorpasso contro la Salernitana. Bari ha trovato il suo Re Mida?





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