17/12/15 - Valiani: "Vogliamo fare una grande partita" / Valiani pronto: "A Cagliari per giocarcela alla pari. La vittoria..."

A due giorni dalla gara di Cagliari si cerca di trovare la giusta carica per affrontare un impegno così importante. Francesco Valiani dice la sua: “Non vogliamo caricarci di troppa tensione, stiamo preparando bene la partita e sappiamo bene quello che dobbiamo fare. Vogliamo fare una grande partita”.

“E’ una partita che più che per il discorso dei punti vale per avere conferma delle proprie forze e delle proprie capacità. Uno scontro diretto piacevole da giocare che fa bene al morale se si vince e può creare qualche problema se lo si perde. In casa loro non è mai facile ma non dobbiamo fasciarci la testa piuttosto basarci sulle nostre capacità. Di fronte si troveranno due squadre con grandi qualità in tutti i reparti che sulla carta si possono equivalere”.

Da pochi giorni papà, Valiani aggiunge: “Ringrazio il presidente e il mister per avermi concesso il permesso di andare a veder nascere mio figlio Tommaso. Non è stato facile chiedere di poter saltare la gara con il Perugia per come io intendo la professione. Loro si sono mostrati dal punto di vista umano perfetti; già sapevo che avrei trovato comprensione su questo argomento ma non così tanto. Da parte loro non c’è stato nessun dubbio. Un gesto che mi fa apprezzare ancora di più dove sono venuto a giocare”.



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Prima di uno dei match più importanti della stagione, si mostra disteso e tranquillo Francesco Valiani. In conferenza stampa il centrocampista toscano ha analizzato la sfida contro il Cagliari: "Sappiamo quello che dobbiamo fare, dobbiamo arrivarci sereni, sapendo che il match contro il Cagliari può valere molto dal punto di vista dell'autostima, è piacevole giocare partite del genere. Il Cagliari segna più di noi? Non è questione di alternative davanti, noi abbiamo impiegato qualche settimana per acquisire una vena realizzativa costante, la squadra ha cambiato molto e aveva bisogno di rodaggio. Ora abbiamo limato il gap anche nell'andare in gol. Contro l'Inter ho visto una buona squadra che non ha rincalzi, ha tanti giocatori che possono essere decisivi, per questo dobbiamo essere ancor più attenti".

Il match contro i sardi mette di fronte due squadre forti, che in parte si assomigliano e sarà un incontro tatticamente molto complicato: "Giocare contro il Cagliari non è mai facile, anche se ho avuto più problemi in casa contro i rossoblu. Hanno numeri impressionanti, sono attrezzatissimi e proprio per questo la partita è ancor più stimolante. Le squadre si rispettano a vicenda e sono molto simili, hanno grandi qualità in tutti i reparti, servirà un episodio che rompa il ghiaccio. In trasferta abbiamo già dimostrato di poter giocare con personalità, mostrando voglia di giocare bene".

Capitolo Del Grosso. Il terzino è stato protagonista di un brutto incidente stradale, e la squadra farà di tutto per dedicargli una vittoria: "Con Cristiano ci conosciamo da tanti anni, è un amico e per noi è un motivo in più vincere per dedicargli i 3 punti. Quanto accaduto ci ha colpito molto, ma abbiamo cercato di separarlo dal campo. Abbiamo pensato di andare a trovarlo con la squadra, ma penso sia probabile che durante la pausa di gennaio chi avrà la possibilità ci andrà sicuramente".

Valiani era assente nell'ultima gara di campionato contro il Perugia, per assistere alla nascita di suo figlio Tommaso. Il calciatore ha voluto ringraziare la società per la comprensione mostrata nei suoi confronti: "Vincere per mio figlio? A prescindere da quello voglio fare una grande partita. Devo ringraziare la società per aver capito la situazione e concessomi il permesso senza alcun tipo di problema. Sabato non è stato facile andare dal mister a spiegargli cosa provavo, con la testa ero da un'altra parte. Ho molto rispetto della mia professione e ci ho pensato fino all'ultimo. Ero felice di tornare a casa per un giorno tanto felice, però il pensiero era anche a una partita importante. Dedicare il gol? Queste manifestazioni pubbliche non fanno parte del mio modo di essere quindi niente pollice in bocca o pallone sotto la maglia per festeggiare".


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