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| Titolo: Di Cesare: "Stagione straordinaria, ora testa ai playoff. Promozione? Ci penso ogni giorno. A Bari troppa negatività" Mer Mag 10, 2023 3:19 pm | |
| Il capitano del Bari, Valerio Di Cesare, è intervenuto in conferenza stampa questa mattina. L'ex Torino ha parlato dei playoff e della sua stagione.
“Siamo pronti. Penso che abbiamo fatto una stagione straordinaria, siamo arrivati ad un passo dal giocarci la promozione diretta contro una corazzata come il Genoa. Ci è andata male, ma adesso dobbiamo pensare a queste ultime due partite, prenderci il terzo posto e prepararci al meglio per i playoff che saranno un mini-torneo a parte che non c’entra nulla col campionato appena giocato. Arrivare terzi è importante, ma negli ultimi dieci anni solo una squadra è arrivata terza e li ha vinti, lo Spezia. Gli avversari? Chiunque capita, sarà dura. Tutte sono temibili, una vale l’altra".
Sulla sua stagione a livello personale: “Fanno piacere i record ma la cosa più importante è quella roba lì che non voglio nemmeno dire (la promozione, ndr). Ci penso ogni giorno quando mi sveglio perché so che per me sarebbe una giusta chiusura di un cerchio. È normale che la vivo in modo diverso rispetto alla maggior parte dei miei compagni perché abbiamo un’età diversa, un’occasione del genere non si presenterà più. Quindi non vedo sinceramente l’ora di arrivare a qual momento. L’infortunio dell’anno scorso? Mi ha cambiato. Nelle difficoltà sono cresciuto, volevo semplicemente dimostrare di poter giocare a 40 anni in questo campionato".
Sul futuro: “Ad oggi non so cosa farò il prossimo anno, sono così concentrato sul presente che non ci sto pensando. Non so se è un bene o un male, dato che se dovessi scegliere di smettere mi arriverebbe una botta di emozioni incredibile".
Sulla mentalità giusta da condividere con lo spogliatoio: "La squadra è formata da tanti giocatori esperti. So che i playoff sono un campionato diverso, a parte. Contano tante cose, la condizione fisica, la fortuna… spero che sia dalla nostra parte. La mentalità ce l’hanno tutti, oltre alla qualità. Non dimentichiamoci che ci sono tanti che fanno per la prima volta la B rispetto alle rose di Genoa e Frosinone. Dato che ho ricevuto tanti insulti per alcune frasi, faccio i complimenti al Genoa, vincere non è mai semplice”.
Sulla Reggina, prossimo avversario: “La Reggina mi ha stupito in positivo nella prima parte, poteva giocarsela per la Serie A. ha giocatori importanti, sono forti. Dobbiamo stare concentrati, vogliamo i tre punti per assicurarci il terzo posto. Sarà l’ultima di campionato, playoff esclusi, in casa. Credo che faremo anche un giro di campo per salutare e ricevere spero applausi per questo campionato”.
Nella conferenza odierna, Valerio Di Cesare, che ha passato circa sette anni a Bari, ha parlato del capoluogo pugliese, evidenziandone limiti e potenzialità.
“I limiti? A volte c’è troppa negatività quando non servirebbe. Anche adesso stiamo facendo qualcosa di straordinario, mi piacerebbe vedere tutti uniti. A volte avremmo potuto far di più, è vero, ma questa squadra non è stata costruita per vincere ma per una salvezza tranquilla. Ci siamo giocati la promozione contro una squadra che l’anno scorso giocava contro Milan e Inter. Questo è quello che non mi piace. Le potenzialità non sono io che devo dirle. Vedere 50mila persona allo stadio.... piazze così ce ne sono poche anche in A. I tifosi devono stare tranquilli: non so cosa succederà, ma anche se non dovessimo farcela, c’è una proprietà che vale. Ad oggi ho solo una certezza: questo gruppo ce la metterà tutta, darà il 120% per questo sogno per noi e per una città intera”.
L'affetto per la città: “Ormai sono tantissimi anni che sto qua. Non ho mai fatto proclami, a me piace dimostrare l’affetto e l’amore con i fatti e non scrivendolo. A volte sono stato criticato, ci ho messo la faccia sempre per il bene del Bari. Questo credo che voglia dire tanto”.
Due parole su due fari del Bari del suo passato: Giovanni Loseto, collaboratore tecnico al primo anno al Bari di Di Cesare, e Brienza: “Loseto lo ricordo con grande affetto, ha un amore incredibile per questi colori. Giocare con Ciccio Brienza è stato un onore, ci sentiamo spesso. Uomo e giocatore straordinario”.
E' ormai noto che Di Cesare, assieme a Mirco Antenucci, ha conseguito il patentino di direttore sportivo. Oggi, in conferenza stampa, ha raccontato qualche aneddoto su ciò che spera possa essere il suo futuro.
Sul patentino da direttore sportivo: “I giorno dell’esame abbiamo giocato con il Venezia e con il pullman siamo arrivati a Firenze per la prova. Avevamo l’ansia, farlo insieme a Mirco però è stato speciale, per me è un fratello. Il lavoro che mi sono scelto è uno dei più difficili, sarà complicato entrarci e dipenderà da tante cose. Voglio imparare e apprendere perché mi piace e sento mio, non so però se sarà in grado".
Su Polito e il suo colpo migliore: "Polito ha dimostrato il suo valore, per esempio con il colpo Caprile, è un portiere destinato a grandi palcoscenici. Non scrivetelo però, sennò fa il fenomeno (ride, ndr).”
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