Bari Grande Amore
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| Titolo: Repubblica denuncia: pressioni sulla Federcalcio per il Bari in Serie C Gio Ago 09, 2018 1:48 pm | |
| Repubblica torna a parlare del Bari di De Laurentiis, sull’edizione nazionale in edicola oggi. Il quotidiano romano racconta dell’incontro Decaro-Fabbricini, ovvero il sindaco del capoluogo pugliese e il commissario della Federcalcio. Sarebbe stato un faccia a faccia «per fare pressione sulla Figc, che tra venerdì e lunedì dovrebbe completare gli organici dei campionati: mancano 3 squadre in Serie B e altrettante in C. Il Bari si offre di partecipare a una “procedura straordinaria” per completarli. Ignorando tutto ciò che lo renderebbe impossibile. Le squadre di C sono sul piede di guerra e pronte a bloccare il campionato (calendari il 22)».
In pratica, il (neonato) club biancorosso vorrebbe evitarsi la Serie D. Solo che però, nel frattempo, De Laurentiis diventerebbe proprietario di due club professionistici. Una situazione controversa, che Repubblca spiega nel dettaglio.
Lotito, Preziosi, le squadre B Diverse perplessità su questa doppia proprietà: «Questo è l’anno delle seconde squadre, e il Bari sarebbe di fatto un Napoli B ma senza i vincoli e le limitazioni che avrà la Juventus U.23. Addirittura, gli costerebbe meno l’iscrizione: 500mila euro contro 1,2 milioni (per lo stesso motivo, Preziosi vuole l’Avellino). Ma è l’articolo 16 bis delle Norme organizzative della Figc a esser chiarissimo: lo stesso soggetto non può detenere il controllo diretto o indiretto in più società professionistiche. De Laurentiis ha il Napoli, quindi non può detenere (nemmeno suoi parenti o affini entro il 4° grado) le quote di un Bari in Serie C. Ma Lotito è in deroga con la Salernitana, da anni, perché la Federcalcio ha ritenuto la promozione dai dilettanti alla C (e poi in Serie B) un atto non determinato dalla proprietà».
Ci sono altri esempi, l’Unicusano ha acquistato un anno fa la Ternana ed è stata costretta a cedere il Fondi. Insomma, c’è un bel po’ di movimento intorno al nuovo Bari, che rischia di scontentare molte altre città e molti altri club. Una posizione che Decaro non può permettersi, anche perché è a capo della Confindustria dei sindaci, l’Associazione dei Comuni italiani. Dalla sua, però, il primo cittadino barese ha anche l’ordine pubblico, come spiega ancora l’articolo di Rep: «A Bari si annunciano 15mila abbonati e 7mila in trasferta a ogni gara, ma la D non ha piazze organizzate per riceverli. Malagò allora si sarebbe già impegnato in favore del Bari in C. D’altronde, quando De Laurentiis ha manifestato l’intenzione di riunire in futuro le sue due squadre in A, contro ogni regola attuale, nessuno ha aperto bocca».
ilnapolista.it | |
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