Bisedo
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| Titolo: 10/08/15 - Bari tra antiche certezze e nuovi interrogativi: per ora non resta che aspettare Lun Ago 10, 2015 6:35 pm | |
| Lasciamo che il giudizio su questo buongiorno venga emesso nel pomeriggio. Il mattino biancorosso, infatti, è più nero della notte precedente: sconfitta nel derby contro il Foggia, sconfitta contro una squadra di Lega Pro. Tutti a giudizio, come da costume calcistico. Per il momento meglio sospendere quello su mister Nicola, già assediato dai tifosi, e concentrarsi sulle possibilità di una rosa che, seppur bramosa di rinforzi, non può prestarsi alle velleità di gloria di formazioni di categoria inferiore (sempre che l’obiettivo sia il “migliorarsi”, che tradotto vuol dire - quanto meno - ambire ai play off).
“Urgono rinforzi”, nessuna fanfaluca: così è, soprattutto in attacco. Con Caputo e Galano fuori da rosa, grazie societarie e logiche professionali, le prime punte sono Partipilo (adattato al ruolo), Puscas, Caturano e Petropoulos. Manca il centravanti di categoria, che sia Bianchi o Maniero, sarà sull’eletto dalle prossime riflessioni di mercato che il Bari dovrà puntare per risolvere il problema del gol, sperando che uno dei quattro sopramenzionati, sia in grado di sostituirlo dignitosamente o, perché no, fargli concorrenza. La banda di esterni nel 4-3-3 o trequartisti nel 4-2-3-1, è completa: De Luca, Sansone, Boateng, Camara e all’occorrenza Defendi e Gomelt. Riavvolgendo il nastro della partita di ieri: giusto dar fiducia a Boateng e al solito Defendi, puntare sul talento di Gomelt e sperare che il Sansone vistosi ieri abbia una parentela di terzo grado con quello che affronterà il campionato. De Luca scalpita e Bari scalpita con lui, Camara è atteso nel mondo dei grandi: quale l’impatto?
A centrocampo le pedine chieste da Nicola sono ben due. Al momento, tuttavia, tra scommesse e vecchie certezze, il reparto non pare così mal messo. Il Donati ammirato ieri non è capace di reggere il peso delle aspettative: lento, flemmatico, superficiale. Quest’anno, però, il galletto ha un Gentsoglou in più. Il ragazzo è sembrato più ordinato e dinamico del rivale nei dieci (seppur sempre dieci) minuti giocati ieri. La batteria di mezzale è composta da: Romizi, Di Noia, Gomelt, Defendi. Di Gomelt s’è già detto in precedenza, Defendi ha recuperato gamba, mentre Romizi deve ancora abituarsi al nuovo ruolo. Di Noia attende, paziente, di imporsi in cadetteria. Il Bari può crederci.
Il pacchetto arretrato, fino alle sentenze di Coppa Italia, era quello quasi completo. Il giorno dopo, evidentemente, il risveglio è senza certezze. Il Bari si ritrova solo con Guarna e Contini e perde Sabelli, Tonucci e Gemiti. Se il portiere e il nuovo capitano biancorosso, infatti, hanno offerto le solite garanzie, i terzini sono stati letteralmente annichiliti dagli avanti foggiani: ad un Sabelli irriconoscibile, ha risposto un Gemiti incapace di presentarsi adeguatamente al nuovo pubblico. L’unica alternativa ai terzini è Salviato, cui potrebbe aggiungersi il polivalente Schiattarella qualora dovesse tornare al galletto. A mettere in bilico la posizione di un pessimo Tonucci arriverà uno tra Di Cesare e Rinaudo, al momento né Rada, né Donkor sembrano pronti a far meglio di lui.
Manca ancora molto all’inizio del Campionato di Serie B, in un mese tutto può cambiare. In un mese a Bari qualcosa deve cambiare: la rosa biancorossa, se completata adeguatamente, offrirà le giuste alternative al mister. Lasciamo il derby al calcio d’agosto, in fondo, è ancora mattina.
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