Dopo la presentazione del nuovo tecnico avvenuta nella giornata di giovedì, poco fa c'è stata la conferenza pre-gara di capitan Moras. Il greco ha parlato della prossima partita con lo Spezia facendo anche il punto della situazione: “E’ una partita importante come le altre ma non abbiamo più alibi. Lo Spezia è un formazione esperta con qualità. Lo scorso anno potevo andare a giocare là ma il presidente Setti non volle. Adesso sono felice di essere a Bari".
Colantuono? "La sua carriera parla da sola, ha cercato subito di caricarci. E’ un allenatore - prosegue Moras - che non gioca solo con un modulo ma in passato ha utilizzato anche altre soluzioni come il 4-4-2".
Il 35enne difensore ha parlato anche del 4-4-2 utilizzato dal precedente tecnico: "C’entrano poco i moduli. Per avere la continuità giusta ci è mancata la giusta concentrazione in ogni partita. Basta con le chiacchiere, adesso contano i fatti. Dobbiamo fare meglio anche perché bisogna essere felici di giocare in una piazza così importante. Abbiamo dei tifosi incredibili che ci seguono in tanti in casa e fuori casa. Credo sia stata più colpa nostra che di Stellone. Forse il mister doveva essere un po' più tosto in alcune situazioni. A volte è stato più calciatore che allenatore. E’ stato troppo buono. Forse ci voleva una persona che era sempre sul pezzo pronto a dare anche schiaffi. A Frosinone probabilmente aveva una squadra più tosta e con un carattere più forte della nostra. Non siamo stati ancora in grado di capire la situazione e la voglia che c’è in questa piazza. Tutti vorremmo fare un campionato diverso ma finora non siamo stati in grado di farlo. Finora abbiamo giocato bene una partita sì e un’altra no. Per come sono fatto io, il cambio di allenatore non mi dà più carica. Probabilmente ad altri la cosa stimolerà maggiormente. Dipende tutto da noi calciatori".
Moras fa autocritica: "Per diventare squadra, occorre l’atteggiamento giusto. Per quanto mi riguarda per avere un certo tipo di atteggiamento non serve un allenatore. Abbiamo fatto soltanto tante chiacchiere e riunioni. I giocatori parlavano col mister per cambiare questa situazione. Per vincere a Latina non credo che serviva un nuovo modulo ma occorreva avere un altro atteggiamento. Nell’ultima gara abbiamo perso senza far nulla. La stessa cosa è accaduta a Novara".
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