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| Titolo: 10/11/16 - Colantuono: "Non potevo rifiutare il Bari. Sono solidale con Stellone" Gio Nov 10, 2016 1:30 pm | |
| Dopo l'esonero di Roberto Stellone, tocca a Stefano Colantuono risolevare le sorti della squadra biancorossa, fin qui capace di collezionare sedici punti in tredici partite. Il nuovo tecnico del Bari ha già diretto tre allenamenti e tra pochi minuti si presenterà ufficialmente nella sala stampa del San Nicola, alle 12,30.
Presenti anche Giancaspro e il ds Sogliano. Prende la parola l'amministratore unico del Bari: "Colantuono non ha bisogno di presentazioni, visti i risultati prestigiosi ottenuti in carriera. Ha firmato un contratto fino a fine stagione. Avevo annunciato che eravamo tutti sotto esame, purtroppo il risultato raggiunto finora non è stato in linea con le aspettative, ho ritenuto col direttore che era giunto il momento di dare una scossa notevole alla situazione creatasi. Stellone? Forse non ha trovato un'immediata collocazione a Bari. Sono onorato che Colantuono sia qui. Il nuovo allenatore ritiene Bari una piazza d'alto livello."
Prende la parola Stefano Colantuono: "Ringrazio la proprietà per l'opportunità. Ho allenato ultimamente in A ma non potevo rifiutare la proposta del Bari. Qui c'è uno stadio ed un calore impressionante. Rivolgo un saluto cordiale a Stellone. Noi allenatori siamo sempre anelli deboli. E' un bravo allenatore e ragazzo. Sono sicuro che presto tornerà in pista".
"Siamo attardati rispetto ai programmi della società ma c'è ancora tempo. La serie B non si vince a dicembre, si decide più in là. Conosco la categoria. Il mio Bari? Spero giochi bene, in grado di associare in egual modo entrambe le fasi. In questi giorni ho chiesto aggressività ed intensità. Il Bari ha potenzialità per arrivarsi a giocare la promozione ma molto dipende dai dettagli. Il Verona sta facendo un campionato super, noi siamo indietro ma c'è tempo migliorare la classifica e agganciare il treno playoff. Poi lì sarà importante conquistare una posizione favorevole".
"Abbiamo due gare interne da sfruttare ma soprsattutto abbiamo una risorsa importante: il pubblico. In serie B non ci sono tifoserie così calde come quella biancorossa. I giovani? Non mi interessa la carta d'identità. Voglio vincere le partite e mi affiderò a chi sta meglio. Abbiamo lavorato su un solo sistema di gioco: il 4-3-3. Ma ci potrebbero essere accorgimenti".
"Non mi fossilizzo con un modulo di gioco, valuteremo più in là quello che mi darà garanzie. I calciatori devono capire che le responsabilità vanno condivise. Il tempo stringe e bisogna rimboccarsi le maniche. I tifosi hanno constestato in maniera civile, i calciatori sono determinati e credo abbiano recepito al meglio i miei dettami".
"Con De Luca ci siamo confrontati e lui sa cosa voglio da lui. Ho allenato anche Brienza e assicuro che non c'entra nulla con questa categoria. Cassani? Tutti conoscono il suo percorso. Per la mia carriera, Bari rappresenta una grande sfida. Ho avuto il piacere di lavorare in piazze importanti e affascinanti. Indubbiamente, Bari rientra tra queste".
"Avverto tutti: alcune partite potremmo giocarle male ma lì la squadra deve essere compatta per riuscire a portare a casa un risultato prezioso. La classifica non è così disastrosa, quattro punti non sono tantissimi. Possono pesare se non ci rimettiamo subito in moto. Dobbiamo affrontare la gara in modo gagliardo, questa squadra può giocarsi ad ora, un posto nei playoff. Non possiamo stare fermi".
"Non ho avuto ancora la rosa completa a disposizione. Poi faremo le giuste valutazioni col ds e presidente per rinforzare la squadra nel mercato invernale. Ma non so se ce ne sarà bisogno".
"Ci sono regole certe nello spogliatoio ma è chiaro vi debba essere un equilibrio. Le regole sono basilari, sono schietto coi miei calciatori. L'Atalanta è la squadra a cui sono fortemente legato. Bergamo rappresenta una fetta importante del mio vissuto professionale. Monachello ha un problema fisico, non è disponibile. Stiamo valutando con lo staff medico dell'Atalanta come procedere".
Il calcio moderno richiede che la fase di non possesso ideale preveda l'aiuto degli attaccanti. Il centravanti deve pensare a fare gol ma a lui non richiederò troppi compiti di copertura. Sulla formazione, a volte cambio idea anche a poche ore prima della gara".
"L'esonero dall'Udinese l'ho vista come una forzatura, ma la decisione spetta alla proprietà e l'ho rispettata senza alcun problema. Bari mi ha sempre affascinato, alcuni dirigenti che son stati qui mi hanno parlato benissimo di questa piazza. Contratto fino a giugno? Non c'è problema, il discorso economico è l'ultimo dei miei pensieri".
Ho visto un Bari poco costante tra gare casalinghe e in trasferta. Spero di vedere il mio Bari presto. Non so quanto tempo servirà per migliorare. Ho preferito di fare doppie sedute per conoscere al meglio lo stato atletico della squadra. Le ultime gare in trasferta sono dipese dalla testa e dall'approccio".
"Conosco Loseto e Armenise da tantissimi anni e saranno ottimi miei collaboratori".
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