Bisedo
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| Titolo: 10/06/16 - Come salire in Serie A? L'esempio di Oddo e del suo Pescara Ven Giu 10, 2016 2:12 pm | |
| Il campionato di Serie B, a differenza di quanto si possa pensare, è complicatissimo e insidioso. La cadetteria è tappezzata di trappole e irta di difficoltà, anche la squadra potenzialmente favorita può perdere contro l'ultima in classifica. Per conquistare la promozione nella massima serie non basta acquistare giocatori validi e creare una brillante attività di marketing utile a valorizzare il brand.
Il Bari, di fatto, ha mancato l'obiettivo Serie A per tre stagioni consecutive. Va detto che nell'anno del fallimento, quando la società fu rilevata da Paparesta, in pochi avrebbero scommesso sui galletti, capaci di una rimonta folle e bellissima, conclusasi senza lieto fine con l'eliminazione dai playoff ad opera del Latina. Rivoluzionare quella squadra, reduce da una promozione sfiorata, fu un errore pagato a caro prezzo: al termine del campionato 2014/15 i biancorossi ottennero uno scialbo decimo posto in classifica e furono protagonisti di una stagione con pochi alti e molti bassi. Errori d'inesperienza, per una società neonata e che, fisiologicamente, aveva il diritto di non essere perfetta fin da subito.
Ma se sbagliare è umano perseverare è diabolico. Il mercato estivo del 2015, infatti, ha visto l'ennesima rivoluzione in casa Bari, fermo restando l'inevitabilità di alcuni cambi vista la cocente delusione dell'annata che si era da poco conclusa, e alcuni casi spinosi come quello di Galano. E sì, anche quest'anno la rosa costruita pareva di indubbia qualità e assolutamente in grado di competere con Cagliari, Crotone e Pescara che hanno conquistato la Serie A. A mancare sono state quella compatezza e quella solidità indispensabili per arrivare in fondo ad una stagione lunghissima. I troppi cambi hanno impedito al Bari di diventare una squadra, non un dettaglio da poco in uno sport come il calcio.
Complice anche l'esonero di Davide Nicola a metà stagione, i galletti non hanno mai dato l'idea di avere continuità di prestazioni e un gioco corale convincente. Continuità che, invece, ha avuto il Pescara di Massimo Oddo, l'ultima squadra a conquistare il pass promozione attraverso i playoff. Gli abruzzesi anche lo scorso anno avevano sfiorato la Serie A, cedendo il passo al Bologna solo per il peggior piazzamento in classifica. In estate la squadra non è stata smantellata, sono arrivati elementi di spessore come Lapadula, Mandragora e Benali, e il Pescara ha mantenuto il proprio credo calcistico, senza snaturarsi, dando fiducia ad un allenatore giovane e con idee innovative.
In attesa di capire quale sarà il futuro societario dell'Fc Bari 1908, c'è la possibilità che in estate sia necessario l'ennesimo stravolgimento della squadra. I vari Dezi, De Luca, Donkor e Puscas hanno già salutato i tifosi, molti altri lo faranno nei prossimi giorni. Bisognerà ripartire da alcuni elementi cardine e, come ha fatto il Pescara, creare un'identità di squadra. Chissà se la società avrà imparato, finalmente, la lezione.
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