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| Titolo: 24/05/16 - Rubino a 'Il Calcio che ci Piace’: “Col Novara sarà la mia gara personale, ma il cuore è biancorosso. Maniero…” Mar Mag 24, 2016 12:23 pm | |
| Il primo atto dei playoff per il Bari sarà da disputare contro il Novara. Piemontesi sulla cresta dell’onda dopo il poker rifilato al Modena, nel frattempo retrocesso in Lega Pro. I biancorossi, dal canto loro, non possono certamente stare a guardare: un passaggio del turno tirerebbe su il morale della tifoseria, rinnovando nuovamente ed in extremis un entusiasmo che pare si sia sopito. Intervistato nel corso de ‘Il Calcio che ci Piace’ – trasmissione condotta ed ideata da Marcello Mancino – Raffaele Rubino, barese di nascita ex Novara ed attuale osservatore della FC Bari 1908, prova ad analizzare il momento di entrambe le squadre. Quante prima di tutto, le difficoltà che il ruolo di osservatore presenta, specie all’interno di un gruppo affiatato? “Non sono poche. Andare a trovare dei tasselli per poter sostituire giocatori uscenti come Sabelli o Porcari, senza andare ad intaccare anche gli equilibri di un gruppo non è facile. Dopodiché si aggiunge il fatto che il mercato esige dei parametri, ci sono esigenze sia da parte di chi compra che di chi vende. Ci sono varie sfaccettature che possono permette di portare a casa un determinato professionista, accogliendo allo stesso modo le esigenze del mister. Senza stravolgere i piani di una squadra già programmata dall’inizio dell’anno. Dezi e Lazzari sono giocatori che possono darci una grande mano e ad oggi si stanno dimostrando importanti”. Una sfida del cuore quella tra Bari e Novara. La peggiore che potesse capitare. “E’ la partita che meno avrei voluto vivere, è evidente. Ma la voglio vedere, giocare, soffrire, viverla. Dico sempre – prosegue - che è molto meglio esserci che non esserci. Però voglio sottolineare un’altra cosa importante: l’affetto che si prova per i colori delle maglie è una cosa, l’aspetto professionale e lavorativo tutt’altro. Ho il dente avvelenato nei confronti della mia vecchia società perché dopo undici anni di carriera non essere neanche considerato sotto tutti i punti di vista mi sembra incredibile. Mi farebbe estremamente piacere vincere e determinare il nostro futuro nel migliore dei modi”. Spazio poi ad un’attenta analisi della squadra piemontese: “Questo Novara, ed è abbastanza evidente, non è una squadra estremamente propositiva. Se noi guardiamo i loro gol, molti sono frutto di grandi ripartenze e di giocate individuali come quelle di Gonzales, ad esempio. Una struttura solida che prende pochi gol e sfrutta le circostanze al massimo. Bisognerà fare una gara attenta, non si potranno concedere degli spazi. Se no il Bari rischia di farsi del male. Si dovrà fare una gara attenta, concentrata e senza strafare e trovare il guizzo giusto”. Qualche rimpianto sulla propria esperienza da calciatore o, tutto sommato, va bene cosi? Ecco la sua risposta: “La mia carriera è stata ricca di soddisfazioni – dice - mai mi è stato regalato nulla. Quando le cose te le guadagni sul campo, sono le cose più belle ed importanti che ti rimangono dentro. Sono contento di quello che ho fatto. Maniero? E’ in netta ripresa, venerdì ha voluto esserci. Lui ci tiene molto, è un ragazzo generoso, che vuol fare sempre meglio. A volte non riesce ad esprimersi al massimo, però ogni tanto ha dei colpi importanti. Sa cosa valgono queste partite, sappiamo il valore aggiunto che può dare quando è in partita. L’ho visto abbastanza carico e mi auguro possa risultare determinante anche mercoledì”.
Barinelpallone.it
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