Bisedo
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| Titolo: 21/05/16 - I play-off fan storia a sé. I motivi per pensare positivo (e senza la psicosi degli arbitri...) Sab Mag 21, 2016 7:43 pm | |
| Tutto in venti giorni. O forse, sarebbe meglio dire quattro. Sì perché mercoledì per il Bari sarà già dentro o fuori. Nella seconda delle due partite preliminari i biancorossi ospiteranno in gara secca il Novara, a caccia di quel pass per le semifinali mancato ieri. Nessuno spazio per nuovi passi falsi, da adesso in poi il Bari non avrà altra scelta che imporsi sui suoi avversari. Meglio così. In fondo le motivazioni non mancano e la truppa di Camplone, finora mai troppo efficace negli scontri diretti, avrà la ghiotta possibilità di invertire il trend in tempi decisamente più stretti.
FIDUCIA... Nessuno con l'esperienza del Bari. Sono una decina, quasi mezza rosa, i calciatori che hanno già vissuto l'ebrezza del salto nella massima serie. Trapani e Pescara, le uniche squadre finite sopra i biancorossi, hanno mezzi e fame da vendere, ma è pur vero che la loro dimensione è da collocare ancor oggi nella categoria in appendice dal titolo "sorprese, ma non corazzate". Anche il Novara ha maturato l'aggancio al treno in corsa e senza particolari favori del pronostico. Più quotate in partenza Cesena e Spezia, ma nulla a che vedere col peso tecnico riconosciuto diffusamente al Bari da addetti ai lavori e commentatori, nonché stessi avversari. Ecco perché il popolo biancorosso deve restare fiducioso. Il Bari che non ha alzato la sua asticella fin qui, può far valere il suo tasso sul più bello. E' la speranza di un ambiente che ha peraltro ritrovato ieri dopo un mese la carica di Maniero, il centravanti titolare, autore di tredici reti fin qui.
MA GUAI A TROVARE ALIBI... Fiducia, non scuse, né tantomeno preoccupazioni contingenti. Se il Bari ha concluso quinto la sua stagione regolare non è certo per demeriti altrui. Le incongruenze sono da ricercare indubbiamente in casa. Vero, il rigore del Trapani non c'era, ma al di là della puntualizzazione il Bari non ha mai acquisito serie velleità di martirio in una stagione trascorsa abbastanza serenamente con la classe arbitrale. Fa specie allora che proprio Paparesta, forse a caldo preso dalla foga del momento, non abbia valutato con più estensione il caso. In cuor suo, sa che il Bari ha steccato rendendo meno delle sue possibilità. L'ex arbitro internazionale ha anche quest'anno impresso entusiasmo sul suo progetto ma è nuovamente incappato in qualche errore veniale. Errori appunto, ma rimediabili. Il 9 giugno, giorno della finale, è obiettivo concreto, in una griglia play-off che non presenta certo favoriti massimi. Il Bari è lì, a giocarsela come tutti, magari anche più di tutti. Inizia un nuovo mini-campionato, nessun disfattismo.
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