20/05/16 - Due anni di Paparesta: il progetto tecnico può realmente decollare

Era il 20 maggio 2014 quando Gianluca Paparesta, al termine di un'asta caratterizzata da continui colpi di scena e rilanci all'ultimo secondo, riuscì ad accaparrarsi il Bari. "Paparesta 4,8" - e la società biancorossa, dopo il fallimento dichiarato dai Matarrese, aveva finalmente un nuovo proprietario. Diverse sono state le difficoltà, a partire dal mancato arrivo dei Rotenberg, fino all'accordo con Giancaspro (ieri dimissionario), le schermaglie con Zheng e l'approdo trionfale di Datò Ahmad Noordin nel capluogo pugliese.

Altrettanti sono stati gli sforzi economici dell'ex arbitro internazionale, impegnato a garantire alla città una squadra degna del suo nome, pronta a competere per raggiungere l'agognata serie A. Un vero e proprio salasso, con indebitamenti recentemente ammessi dallo stesso presidente. Due anni dopo quella storica giornata, il Bari si gioca probabilmente la partita più importante della stagione contro il Trapani, con l'obiettivo di agguantare il quarto posto, utile in ottica playoff e rinverdire i fasti della meravigliosa stagione fallimentare di due stagioni fa.

IL VIA VAI - Novantacinque calciatori, quattro guide tecniche, tre direttori sportivi, un solo presidente. Sono questi i numeri riguardanti la parte tecnica della gestione Paparesta. Ingente il numero di atleti (contati anche coloro che hanno preso parte ai ritiri estivi) ma considerato il breve arco di tempo, è notevole anche la frequenza dei cambi tecnici. Nel ruolo di ds si è passati da Angelozzi a Zamfir, passando per Antonelli e in panchina dal duo Alberti-Zavettieri ad Andrea Camplone, dopo aver testato le capacità di Devis Mangia e Davide Nicola.

È L'ORA DEL GALLETTO - Nella scorsa stagione, i proclami di inizio anno non hanno portato i frutti sperati, visto l'anonimo decimo posto conquistato mentre quest'anno la formazione biancorossa potrà giocarsi la serie A attraverso i playoff, raggiunti aritmeticamente dopo il sofferto successo conseguito a Brescia. Due anni dopo, il sogno di Gianluca Paparesta potrebbe avverarsi a 360 gradi, visto anche il possibile approdo di Datò Ahmad Noordin nel club di via Torrebella. Adesso, tocca a mister e giocatori far volare sul campo il progetto costruito dal proprio presidente. Il pubblico del San Nicola potrà essere l'arma in più. Come lo è stato sempre, incondizionatamente, da due anni a questa parte. Guai a fermarsi adesso, è l'ora della Bari!



tuttobari.com