Bisedo
Messaggi : 3148 Data d'iscrizione : 25.03.15 Età : 50 Località : Bari/San Cataldo
| Titolo: 06/05/16 - Da Cagliari: Ad un passo dal traguardo Ven Mag 06, 2016 2:45 pm | |
| Manca all’appello ancora un punto, un solo maledettissimo punto. Ce ne volevano quattro alla vigilia della partita di sabato scorso con il Livorno: i fortunati incroci degli altri risultati hanno facilitato la vita ai rossoblù, che adesso si trovano con tre prove a disposizione per ottenere il pass utile all’accesso alla massima serie. Bari, Salernitana e Pro Vercelli: due gare esterne, una al Sant’Elia. Il trittico si apre con quello che, classifica alla mano, appare l’impegno più duro: nell’arena del “San Nicola” contro il Bari. Una squadra ricca di nomi importanti (Rosina, Maniero, Lazzari, De Luca, giusto per citarne qualcuno), che punta sulla qualità e l'esperienza. Ha avuto qualche difficoltà al momento della partenza ma strada facendo e con l'arrivo in panchina di Camplone ha trovato una sua dimensione e adesso propone la sua candidatura per i play-off. Il cammino in casa è di tutto rispetto: undici vittorie, sei pareggi, due sole sconfitte, una in meno dei rossoblù che però hanno vinto tre volte in più. Rastelli chiama all’appello le forze disponibili. C’è a disposizione Diego Farias, contro il Livorno solo in panchina, ma pronto a dare il suo contributo decisivo. Marco Sau, Niccolò Giannetti e Joao Pedro sono giocatori che possono esaltarsi al richiamo delle grandi partite. A centrocampo l'assenza di Gianni Munari potrebbe pesare, ma le alternative sono tante, tutte di valore eccelso. La retroguardia sarà chiamata ad un lavoro notevole per contrastare la fisicità di Maniero e i guizzi dei brevilinei Rosina, De Luca e Defendi. Dovrà essere un Cagliari da combattimento che però allo stesso tempo è chiamato a non smarrire le sue doti peculiari di formazione tecnica abituata per mentalità a cercare di imporre il proprio gioco. Quel punto mancante non deve diventare un’ossessione: andare in campo con l’idea che tanto basterebbe un pareggio sarebbe deleteria a dir poco. I rossoblù devono giocare con la testa sgombra, allontanando l’idea dell’obiettivo vicino, così vicino da apparire irraggiungibile. Sembra facile a parole, in realtà quando sei coinvolto entrano in gioco diverse componenti psicologiche a complicare la strada che conduce al traguardo. Mai come oggi il Cagliari deve dimostrare di che pasta è fatto, sfoderare la personalità della grande squadra espressa in altre occasioni. C'è voglia di festeggiare e chiudere i conti, una volta per tutte. La Serie A è lì, basta allungare la mano e prenderla.
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