29/04/16 - Camplone: "Nicola? Io gioco più offensivo. Maniero? E' a secco e soffre..."

Poche indicazioni di formazione e tanto parallelismo con la precedente gestione di Nicola. Camplone ha risposto alle dichiarazioni del suo predecessore, esponendo nuovamente la sua idea di calcio. Di seguito, la conferenza andata in scena oggi.

"Donkor e Gemiti non hanno tanta corsa. Io ho sempre fatto esprimere terzini e mezzale, ma mi devo adeguare a quel che ho. Il 4-3-3 nostro è un po' diverso da quello che c'era prima con Nicola. Sansone faceva il quinto. Con me lui e Rosina arrivano al massimo a centrocampo".

"Noi non possiamo metterci tutti dietro. Abbiamo giocatori come Rosina e Sansone che non permetterebbero questo gioco. Abbiamo giocatori che hanno tanta qualità e dobbiamo lavorare sulla metà campo avversaria"

Camplone risponde alle dichiarazioni di Nicola che ha sostenuto in settimana che il Bari è lì dove doveva stare. "Siamo tanti allenatori e tutti diversi. Io ho avuto sempre allenatori che curavano molto la parte offensiva, sono stato dieci anni con Galeone. Forse Nicola ha un'altra mentalità...".

Su Sansone... "Abbiamo perso De Luca e ha dovuto giocare sempre. Un piccolo calo ci sta, lui ci tiene tanto e si sta allenando molto bene. Non abbiamo mai avuto tempo di farlo riposare..."

"Stiamo fisicamente non bene, ma benissimo. Col Modena abbiamo trovato una squadra tecnica, oltre che preparata. Forse pensavamo sarebbe stata più facile"

"Defendi terzino? Non lo so. Loro hanno giocatori veloci, ho bisogno di gente che possa contrastare le loro caratteristiche"

Capitolo Maniero... "Ha avuto una piccola flessione, ora si sta allenando con continuità. Soffre perché è a secco da un po' di tempo".

"Per arrivare terzi bisogna vincerle tutte. E sperare che il Trapani toppi. E poi non ci sono solo loro, anche il Pescara è tornato forte"

"Il secondo posto del Cagliari? Non è in discussione, dovrebbe avvenire un'epidemia..."

"Il nostro obiettivo è stare nei play-off ma arrivare anche terzi"

"Domani ci saranno motivazioni diverse? Non è matematico. Il presidente del Perugia fa di tutto per spremere i suoi giocatori..."

Sul Bari... "La squadra è cresciuta molto, abbiamo fatto tanti punti. C'è più cattiveria e abbiamo iniziato a capire le situazioni".

Camplone sul suo passato: "Abbiamo fatto grandi cose col Perugia. Alti e bassi col loro presidente, ma siamo persone adulte"




tuttobari.com

Dopo l’1-1 casalingo contro il Modena il Bari di Andrea Camplone sarà di scena domani alle 15.00 al “Renato Curi” contro il Perugia. Il trainer abruzzese farà ritorno per la prima volta in Umbria da avversario del Grifo, alla cui guida, nelle ultime due stagioni, ha conquistato prima la promozione in B e poi la qualificazione ai play-off dello scorso campionato cadetto. Alla vigilia della trasferta in terra umbra il tecnico biancorosso nella consueta conferenza stampa pre partita è partito proprio dal divorzio con la società perugina: “Contro il presidente Santopadre non ho nulla, anzi. Ci siamo già rincontrati in occasione di Pescara-Bari e ci siamo abbracciati. Credo che insieme abbiamo fatto grandi cose poi le strade si sono divise. Sono stati tre anni di alti e bassi ma siamo andati avanti. Il mio problema non è mai stato il presidente. Sono successe altre cose che non mi andavano giù e basta è finito il rapporto. L’obiettivo era mantenere la categoria poi abbiamo fatto bene e si sa l’appetito vien mangiando e son cambiate le carte. Ma non è stato questo. Ormai è il passato”.

Sul momento dei galletti e sul match di domani: “Rientrerà Dezi e schiereremo una formazione competitiva. La squadra è cresciuta molto in questi mesi. Abbiamo fatto molti punti nelle ultime giornate. Fuori casa c’è più attenzione,c’è più cattiveria. Abbiamo interpretato molto bene le gare, come per esempio l’ultima di Ascoli. Conterà molto la testa. Loro sicuramente ci avranno studiato e probabilmente l’imposteranno sulla velocità cercando di farci scoprire, starà alla squadra leggere attentamente le situazioni e trovare le giuste contromisure. Conosco bene il presidente Santopadre, dopo la sconfitta di Modena ha portato la squadra in ritiro e ha spronato la squadra a crederci fino a quando la matematica non li condanna. Noi siamo nei play-off, ma il nostro obiettivo è quello di arrivare terzi, il più in alto possibile. Il loro obiettivo è quello di centrarli. Trapani-Novara? Pensiamo a noi senza guardare gli altri. Abbiamo steccato una partita e non possiamo permetterci altri errori. Abbiamo un calendario con avversari insidiosi. Dobbiamo cercare di vincerle tutte e quattro per arrivare terzi. Le partite non sono mai facili se non le affronti con la testa giusta. Perugia è una partita difficile. Avanti sono veloci, hanno Guberti, Ardemagni. Probabilmente hanno patito i troppi infortuni ed una panchina non molto lunga. Maniero a secco? L’ho fatto riposare nelle ultime partite proprio per averlo al meglio in questo finale. Ha avuto una piccola flessione, speriamo che torni a sbloccarsi. Defendi terzino? Non lo so, bisogna vedere chi schiererà su quella fascia. Parigini e Aguirre sono molto veloci e ho bisogno di qualcuno che li riesca a contrastare. Vedremo domani, sceglierò in base anche alla loro formazione”.

Sulla condizione fisica apparsa non perfetta sabato scorso contro il Modena: “A livello fisico stiamo bene. Gli ultimi venti minuti lo hanno dimostrato. Abbiamo trovato un Modena molto motivato. Sapevamo che era una squadra tecnica che avrebbe giocato la partita. Credo ci sia stato un errore nell’approccio alla gara, nella mentalità. Forse si pensava che sarebbe stato più facile. Due-tre giocatori non si sono calati bene nel match, in più non avevamo Dezi. Sansone meno brillante? Ci può stare perchè, dopo aver giocato poco nella prima parte, ha giocato sempre a causa dell’infortunio di De Luca. Non ha avuto modo di riposare. Questa settimana l’ho visto molto bene, è molto motivato, ci tiene molto. Sta facendo una seconda parte di stagione importante”.

Sulle dichiarazioni rilasciate da Davide Nicola: “Siamo allenatori diversi. Io ho un’idea più offensiva. Lui magari era più difensivista rispetto a me. Sicuramente sono due squadre diverse, il Bari ora è più propositivo. In ogni caso ho detto sin dall’inizio che la rosa era importante e quindi sta dove deve stare. Dobbiamo avere il coraggio di fare la nostra partita, rischiando anche qualcosina. Non siamo una squadra che può stare dietro, aspettare e ripartire. Non abbiamo queste caratteristiche. Noi siamo bravi quando siamo a 30 metri dalla porta. Abbiamo giocatori con grande tecnica e qualità e dobbiamo lavorare in quella zona di campo. Mi piacerebbe che spingessero di più i terzini, ma nell’ultimo mese hanno accompagnato poco e abbiamo spremuto maggiormente le mezzali. Donkor in marcatura è fortissimo, ma quando deve impostare fa fatica. Lo stesso vale per Gemiti. Terzini e mezzali sono i giocatori che ho sempre spremuto di più, perchè devono andare sempre. Questo Bari ancora non si avvicina alla mia idea di gioco, però avendo questi giocatori li ho plasmati. Il nostro è un 4-3-3 diverso da quello di Nicola. Sansone e Rosina con me al massimo rientrano fino al centrocampo perchè poi dobbiamo avere la forza per ripartire. E’ vero che devono faticare tanto le mezzali ma quando poi rubi palla diventi devastanti con la loro qualità nei 30-40 metri a disposizione”.


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