22/04/16 - Camplone vs Bergodi, destini (quasi) incrociati per la panchina biancorossa. Ora la parola passa al campo

Amici-Nemici, almeno per un pomeriggio. Quella di sabato sarà ancora (e soprattutto) una sfida tra mister, il primo faccia a faccia in Serie B. Camplone e Bergodi: ex compagni di squadra ai tempi di Pescara sul finire degli anni ’80, ma anche due tra i principali indiziati lo scorso dicembre per sedersi sulla panchina biancorossa. Con l’ex Perugia che ha poi finito con l’avere la meglio proprio sull’ex difensore laziale e su tutto il resto della concorrenza. Il suo Bari ora vola in campionato dopo un inizio difficile, piace alla piazza per la sua personalità ma anche per l’atteggiamento propositivo che la squadra mostra senza paura sul campo, contro ogni avversario.
Un destino felice e che per un soffio non è stato quello dell’attuale tecnico del Modena, riaffacciatosi dalle parti del Braglia per portare in salvo una squadra che, sotto la gestione Crespo, non è mai riuscita a risollevarsi con decisione dalle zone calde di classifica: solo 35 i punti conquistati in 33 giornate. Quattro punti nelle successive quattro gare, invece, sono quelli portati in dote dall’allenatore di Bracciano, confortato dal rotondo e convincente successo ottenuto martedì scorso contro il Perugia, formazione che può contare su una delle difese più solide del torneo e che alla vigilia del match era ancora in piena corsa per un posto nei playoff.
Il buon rapporto tra Bergodi con Zamfir, comunque, non è mai stato un mistero. E proprio questo aspetto, a detta di molti, sembrava lo scorso dicembre favorire un suo avvicendamento sulla panchina dei galletti. Merito soprattutto delle sue numerose esperienze in Romania: tante stagioni alla guida di National Bucarest (2005/06), Cluj (2006/07), Rapid Bucarest (2007 e 2015), Politehnica Iasi (2009), Steaua Bucarest (2009) e TarguMures (2015/16), tuttavia, non sono state sufficienti per garantire il suo approdo in riva all’Adriatico. “Ho avuto un colloquio con il Bari – aveva dichiarato lo scorso febbraio ai microfoni di tuttomercatoweb - ad un certo punto sembrava che fossi diventato l'allenatore biancorosso. Poi hanno scelto Camplone, va bene così. Mi auguro di poter rientrare, ho voglia ed entusiasmo. In attesa di qualcosa di buono".
Identikit di squadra che ora corrisponde, come già detto in precedenza, ai canarini. Come andrà a finire, stavolta, sul campo? In questa B abituata ad ogni capovolgimento può sempre succedere di tutto, il pareggio del Cagliari in casa del fanalino di coda Como ne è un’ulteriore riprova. A Dezi e compagni, pertanto, spetta l’importante compito di scongiurare eventuali ‘rivincite’. Perché un’affermazione dei galletti domani pomeriggio al San Nicola, oltre a dare ulteriore continuità di risultati e segnali sempre più incoraggianti, potrebbe aprire – specie in caso di risultati favorevoli dagli altri campi - scenari ancora più rosei per questo finale di stagione.



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