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| Titolo: 19/04/16 - Rep - Calcio, un autogol fa volare il Bari anche ad Ascoli (0-1): i playoff sono ancora più vicini Mar Apr 19, 2016 11:03 pm | |
| I muscoli e una deviazione di Cinaglia risolvono una brutta partita. A cinque giornate dalla fine Maniero & C. consolidano il terzo posto. Lancio di oggetti verso Paparesta. Sabato il Modena al San Nicola
Massimo risultato con il minimo sforzo. Basta un autogol al Bari per sbancare anche Ascoli, collezionando la quarta vittoria di fila in trasferta, la sesta nelle ultime sette partite, con il conseguente consolidamento del terzo posto in classifica, anche se Trapani e Pescara (rispettivamente a uno e due punti) non mollano. Prova matura quella dei biancorossi, in evidente stato di grazia. Per la gioia dei mille tifosi biancorossi e di mister Noordin (giunta a Paparesta la lettera di garanzia della sua banca per 2 milioni di euro), che a sorpesa ha deciso di seguire la squadra anche nelle Marche.
Allo stadio Del Duca è più abbondante del previsto il turnover di Camplone: oltre a Defendi, l'allenatore biancorosso risparmia Gemiti e Di Cesare per dare spazio a Jakomovski e Contini. Rispetto alla gara contro il Como le altre novità sono il ritorno di Dezi a centrocampo, quello di Maniero al posto di Puscas, mentre Donati sostituisce lo squalificato Romizi in cabina di regia. Alla vigilia del match, Camplone aveva quasi invitato Mangia a giocarsela a viso aperto, per dare vita a una gara spettacolare. E invece la partita è bloccata per lunghi tratti, con le due squadre più attente a non sbilanciarsi che a proporsi.
A spezzare la monotonia due dei giocatori di maggior classe: Rosina si produce in un sinistro a metà fra un tiro e un cross, con Lanni che osserva la palla con preoccupazione, mentre dall'altra parte è Cacia, di testa, a insidiare Micai. Il rientro di Contini dura pochi minuti per un problema fisico: al suo posto entra Di Cesare. Non accade quasi nulla per mezz'ora, poi il Bari sblocca il risultato con un autogol: sul cross di Valiani, Tonucci si esibisce in una spettacolare rovesciata, ma il suo vero merito è quello di mettere pressione a Cinaglia che mette alle spalle del suo portiere.
La reazione dell'Ascoli è rabbiosa come quella del suo tecnico Mangia, che ha qualcosa da ridire all'arbitro Ghersini. In ogni caso il Bari si difende con ordine e va al riposo in vantaggio. Dopo l'intervallo l'Ascoli prova ulteriormente ad alzare il ritmo, costringendo il Bari sulla difensiva. Ma i marchigiani non vanno al di là di una abbondante collezione di calci d'angolo. Mangia si gioca la carta Petagna, ma al suo Ascoli manca la qualità nelle giocate. Il Bari sembra potere controllare senza particolari affanni, ma il limite della squadra di Camplone è quello di non proporsi quasi mai dalle parti di Lanni.
Le rare situazioni di pericolo l'Ascoli le costruisce dalla fascia di Jakimovski, non particolarmente attento in fase di chiusura. Rosina reclama per la mancata concessione di un rigore dopo un contatto con Lanni. Il Bari spegne con il palleggio le rare fiammate dell'Ascoli. Nel finale Micai rischia qualcosa dopo un'uscita non impeccabile, ma se la cava con il contributo di Di Noia. Sul ribaltamento di fronte è Lanni ad opporsi a Sansone. Gli ultimi minuti sono da Far West, con l'espulsione di Petagna e alcuni focolai di rissa: dalla tribuna vengono scagliati oggetti contro il presidente Paparesta. Ma il Bari non perde la calma e vince ancora. Sabato al San Nicola c'è il Modena.
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