03/04/16 - Serie B, il Punto: Cagliari, il S.Elia diventa “tabù”. Sorrisi-playoff per Spezia, Trapani e Pescara

Ancora un sorpasso in vetta a scandire questo infinito campionato di Serie B: la giornata numero trentaquattro sorride al Crotone che batte 1-0 il Lanciano nell’anticipo grazie ad un discusso rigore trasformato da Budimir ed approfitta del ko del Cagliari, battuto in casa dallo Spezia. La squadra di Di Carlo sale a 54 e supera il plotone di compagini a quota 53, tutte con una gara in meno: il Novara oggi sfiderà la Salernitana mentre Bari-Cesena è il piatto forte di lunedì sera. In zona playoff si chiude il periodo no del Pescara, mentre Cosmi vince lo scontro diretto col Brescia, rovinando il ritorno al “Provinciale” di Boscaglia. Nei bassifondi, vittorie scaccia-crisi per Latina ed Ascoli, mentre il Vicenza spinge il Livorno nel baratro.

Da fortino inespugnabile a stadio “tabù”: il Sant’Elia non produce più punti per il Cagliari che incappa nel terzo ko di fila davanti al proprio pubblico; questa volta è lo Spezia di Di Carlo a festeggiare in Sardegna, grazie al tap-in di Calaiò al 70’ ed al contropiede di Piccolo all’85’. Chichizola, miracoloso sullo 0-0 nello sventare un missile di Di Gennaro, si arrende solo al colpo di testa di Giannetti nei minuti di recupero, quando però è troppo tardi. Il Crotone, che grazie al successo nell’anticipo era salito a quota 70 punti, ringrazia e si porta a +2, con distacco sulla terza piazza (occupata momentaneamente dallo Spezia) da ricalibrare in virtù dei risultati dei posticipi.

Nel frattempo a quota 53 è salito anche il sorprendente Trapani di Serse Cosmi che batte 3-0 il Brescia, trovando il quarto successo consecutivo. La gara dei lombardi non è per nulla fortunata: al 20’ Antonio Caracciolo coglie il palo, un minuto dopo Fazio sblocca il risultato su assist al bacio di Coronado. Scena identica nella ripresa: Nicolas è prodigioso su Geijo al 52’ e poco dopo Citro firma l’undicesima rete del suo torneo su assist di Petkovic. Nel finale chiude i conti il difensore-bomber Scognamiglio su azione del solito Citro, rendendo indigesto il ritorno di Boscaglia nello stadio che gli ha visto conquistare tre promozioni con la società granata. L’ultimo posto nei playoff sarebbe occupato al momento dal Pescara che batte a fatica il Como tornando alla vittoria perduta nell’ultimo mese e mezzo: nel 2-1 finale c’è la doppietta del solito Lapadula che sale a quota 20 reti (difesa di Cuoghi imbarazzante su entrambi i corner da cui nascono i gol) e l’acuto di Giosa al 61’. Non compaiono nel tabellino l’occasione clamorosa fallita da Gerardi all’89’ e la rissa in pieno recupero che vede coinvolto Benali, trattenuto a fatica dai compagni. Il team di Oddo supera Brescia ed Entella, dal momento che i liguri trovano contro la Ternana il quarto pareggio nelle ultime quattro partite: sembrava tutto facile per Aglietti dopo il doppio vantaggio firmato da Cutolo all’8’ (tiro deviato da Meccariello) e Caputo (al volo su splendido assist proprio di Cutolo), ma la reazione umbra ha prodotto una rimonta-lampo nel giro di novanta secondi, quelli intercorsi tra il gol di Ceravolo ed il rigore procurato da Coppola e trasformato dallo stesso ex Reggina. All’Entella non è bastato nemmeno un generoso rigore fischiato da Chiffi di Padova, visto che Caputo si è fatto ipnotizzare da Mazzoni, fallendo l’appuntamento col gol numero 17. Il punto soddisfa maggiormente Breda, sempre più vicino alla missione-salvezza e felice per la rimonta tutta grinta e carattere.

Si ferma la rincorsa playoff del Perugia, sorpreso in casa da un Ascoli cinico e sornione: la squadra di Mangia si limita a contenere nella prima frazione e passa sull’unico tiro in porta, e che tiro, al minuto 45. Rosati esce dall’area per allontanare di testa e serve Jankto che dai 40 metri non si fa pregare e di destro sigla il vantaggio; il raddoppio ad inizio ripresa è di Addae che irrompe in spaccata su una punizione laterale. L’Ascoli respira e sale a quota 39 insieme al Lanciano ed al Latina che festeggia la prima vittoria con Gautieri in panchina: a farne le spese è l’Avellino di Marcolin che regala il primo tempo ai pontini. Dopo il palo di Boakye al 4’, va in rete Mariga alla mezz’ora con una punizione telecomandata e prima del riposo lo stesso raddoppia lo stesso Boakye ben servito da Bruscagin. Il punto esclamativo al match è messo da Scaglia che al 60’ “scaglia” la mina del 3-0 da fuori area. Termina invece in parità lo scontro-diretto tra Pro Vercelli e Modena: canarini avanti con un’altra bomba da fuori, quella di Belingheri al 52’, pareggio piemontese con Malonga all’85’. Un punto e rimpianti per Bergodi al suo debutto-bis sulla panchina emiliana, visto che il Modena non è ancora fuori dai playout, che, finisse oggi il torneo, giocherebbe col Vicenza. La squadra di Lerda batte 2-0 il Livorno e conquista la seconda gioia consecutiva: decidono i gol di Galano al 32’ e di Raicevic al 60’, entrambi dedicati a Bellomo, out sei mesi per l’infortunio al ginocchio. In casa amaranto neppure l’arrivo di Colomba ha risolto la maledizione del gol che manca da 580 minuti: al “Menti” Benussi si è superato dicendo no a Moscati ed Aramu; ancora troppo poco però per sperare di evitare una retrocessione diretta che diventa settimana dopo settimana ipotesi sempre più realistica per il sodalizio di Spinelli.

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