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| Titolo: 29/03/16 - Rep. - Bari calcio, in città c'è aria di remuntada: attesi in 40mila al San Nicola per il Cesena Mar Mar 29, 2016 9:33 am | |
| Con la spettacolare vittoria a Salerno i biancorossi sono a metà dell’opera: se si ripetessero contro i romagnoli, il finale di stagione potrebbe diventare entusiasmante
«C’è di nuovo aria di remuntada». Tre anni dopo la straordinaria stagione fallimentare, Bari è di nuovo pronta a spingere i propri beniamini verso la serie A. E un ex come Antonio Di Gennaro, che vive quotidianamente la città, non ha dubbi che dopo l’impresa di Salerno si sia riaccesa la miccia. Sono bastate tre vittorie di fila e il raggiungimento del terzo posto, in compagnia di Novara e Cesena, a riportare in città quella fibrillazione tipica delle grandi attese.
Un primo assaggio si avrà nelle prossime ore, quando inizierà la prevendita per la gara contro il Cesena, lunedì prossimo alle 20,30, uno spareggio per il terzo posto. Facile immaginare il pubblico delle grandi occasioni, forse addirittura 40mila spettatori, per un match che avrà anche la ribalta del posticipo televisivo. Vincerlo vorrebbe dire mettere le ali, proprio all’inizio del rettilineo che porta ai playoff. Lo stesso Camplone, prima delle due gare contro Salernitana e Cesena, aveva detto che il destino del Bari sarebbe stato più chiaro dopo questi 180 minuti. Con la spettacolare vittoria all’Arechi, i biancorossi sono a metà dell’opera: se si ripetessero contro i romagnoli, il finale di stagione potrebbe diventare entusiasmante.
Così come contro Pro Vercelli e Novara, anche a Salerno la vittoria è giunta in modo anche avventuroso, subendo gol ma facendone uno più degli avversari. Incredibile il dato in chiave offensiva della ultime cinque gare: con 16 reti, il Bari viaggia in questo periodo alla media di oltre tre gol a partita. Rosina, Maniero e Sansone, messi insieme, sono diventati una macchina da gol. Senza dimenticare Iacopo Dezi, l’uomo in più del momento. Un centrocampista che segna come un attaccante, a conferma che la scelta di Camplone di metterlo in cima alla lista degli acqusiti di gennaio si è rivelata azzeccata.
Un rinforzo doc, l’unico in realtà di una campagna di rafforzamento che per il resto ha portato in biancorosso giocatori al momento inutili. Ma nelle ultime settimane Camplone ha trovato all’interno del proprio organico tre giocatori in precedenza sottovalutati: il ritorno di Romizi è coinciso con il filotto di tre vittorie, Sansone è tornato quello vero, tra i pali Micai è un’autentica rivelazione. Non tutto però fila ancora per il verso giusto, perché anche a Salerno la difesa è stata un disastro. Una squadra ambiziosa non può difendersi così male. C’è un problema di equilibrio complessivo della squadra, ma anche errori individuali che complicano maledettamente le cose.
Aspetti sui quali Camplone può lavorare con più serenità. Una cosa è certa: il Bari ha bisogno di crescere ancora. Di qui alla fine del torneo ha un calendario che richiede un ulteriore salto di qualità: nelle ultime nove giornate il Bari ha non meno di quattro scontri diretti con Cesena, Cagliari, Brescia e Trapani, ma occhio anche alla partita col Perugia. Con una classifica così corta, non si potrà mollare di un millimetro. E perché questo accada non si potranno commettere gli errori delle ultime settimane. Ma a spingere il Bari potrebbe essere ora il pubblico delle grandi occasioni. D’ora in poi, al San Nicola, sarà come giocare tante finali.
di ENZO TAMBORRA
Repubblica.it
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