GIAMEL
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| Titolo: Maita: "In B tutti ti affrontano a viso aperto, mi diverto di più. Bari una città che vive di calcio" Gio Set 22, 2022 9:26 pm | |
| In occasione della rubrica Talks Serie BTK Edition, è intervenuto ai microfoni di DAZN il centrocampista del Bari Mattia Maita. Il calciatore biancorosso ha risposto anche a domande poste dai tifosi in diretta. Ecco le sue parole.
Il momento della squadra: "Stiamo vivendo un bel momento, con grande entusiasmo: speriamo che duri fino alla fine della stagione per raggiungere tutti gli obbiettivi della squadra. I tifosi sono felici di noi, ed è quello che vogliamo regalare ad una piazza che vive di calcio".
Cos'ha in più Bari rispetto ad altre città: "Grande piazza, stadio incredibile e società forte, che ci tiene tanto, anche ai dettagli. Inoltre si vive benissimo, prima vivevo sul mare, ora mi sono spostato in centro, ma si sta da Dio. Il giorno della premiazione per la promozione è stata un'emozione indescrivibile. La partita contro il Palermo di quest’anno è stata una roba quasi mai vista in B, 35mila persone allo stadio. Dispiace non aver vinto, ma abbiamo dato il massimo. Essere un giocatore biancorosso è differente: in C, col Bari, era come essere la Juve del girone. Chiunque giocasse contro di noi, in casa o in trasferta, dava il massimo in campo".
La differenza tra la B e la C: "In Serie C eri la squadra da battere, in B tutte sono forti e ti affrontano a viso aperto. Così facendo si esaltano le qualità del singolo, vedi Cheddira, Folorunsho, ma anche lo stesso Caprile: il portiere per mettersi in mostra e parare deve subire tanti tiri. Questo è un campionato spettacolare. Io non ero abituato a tutto ciò, in C spesso si chiudevano e pensavano a difendersi. Ora mi diverto di più".
Nel corso dell'intervista rilasciata ai microfoni di DAZN nel corso della trasmissione DAZN Talks Serie BTK Edition, il centrocampista del Bari Mattia Maita ha risposto in diretta ad alcune domande di tifosi biancorossi e appassionati di Serie B. Ecco le sue parole:
"Io prossimo capitano? Spero che Valerio Di Cesare continui a giocare ancora. Poi c’è Antenucci, c’è Frattali… Io sono orgoglioso di far parte di una catena di giocatori importanti, quando sarà il mio turno avrò tanta voglia di diventare capitano. Spero che Di Cesare smetta per diventare subito capitano? No, ma se sta benissimo (ride, ndr). Nemmeno l’anno scorso stava così bene, ha una convinzione incredibile. Quando ti avvicini alla fine scattano delle motivazioni in più nella testa".
Sull'approdo un po' tardivo in Serie B: "Ho sempre pensato che, se ho fatto tanta C, è perché ho meritato di fare tanta C. Ho capito che se vuoi salire di categoria devi vincere il campionato. Ci sono tantissimi giocatori forti in C che non riescono ad andare in B anche per questioni di liste".
Il migliore amico all’interno del gruppo: "Era Simeri, ma è andato via. Con Cheddira ho un grande rapporto, siamo compagni di stanza. Sono il portafortuna di Walid: prima volta in camera insieme a Verona, tripletta. La sua convocazione in nazionale mi ha reso felicissimo, è un ragazzo semplice ed umile. Spero con tutto il cuore che vada al Mondiale, per lui e per la famiglia che ci tiene tanto. Io in Nazionale? Ormai sono un po’ vecchiotto…”
I giocatori più temuti della B: "Alla prima contro il Parma ho affrontato El Mudo Vazquez, un fenomeno. Anche contro il Cagliari, per esempio, ho affrontato gente come Lapadula, Pavoletti... ma la B è così, in ogni squadra ci sono giocatori forti".
Il ruolo preferito: "Preferisco fare la mezzala, perché giochi un po’ più avanti e hai meno pensieri nel difendere e ti senti più libero mentalmente. Ma anche davanti alla difesa va bene, sono sempre a disposizione del mister".
Sulla paura prima di una partita: "No, paura mai, non è una guerra. Però ci sono state partite che ho sentito molto, come Bari-Reggina o Catanzaro-Bari l’anno scorso, anche per questioni legate al passato".
Sul futuro prossimo da calciatore: "L’anno prossimo in Serie A? Magari con il Bari, un sogno. In questo momento, però, pensiamo prima a raggiungere la salvezza. Per quello che viene dopo, poi si vedrà.”
Sul futuro una volta appesi gli scarpini al chiodo: "Non vorrei continuare nel mondo del calcio, vorrei staccarmi un po’. Poi vediamo cosa riserverà il futuro. Da quando sono piccolo sono lontano da casa e dai miei genitori per il calcio: io vorrei essere un padre più presente".
Sul fantacalcio: "Si, lo facciamo con la squadra. I più “gufi”? La coppia D’Errico-Frattali! Ma sono anche la coppia da battere. Il fantacalcio della B non lo faccio, però lo fa Maiello.”
L'idolo di sempre: "Io simpatizzo Juve e il mio idolo era Zizou Zidane. Inarrivabile, non potrei mai avvicinarmi. L’eleganza, le sue giocate: un qualcosa di sublime. Cosa gli ruberei? Tutto".
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