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| Titolo: 23/03/16 - GdS – Bari non basta battere le big Mer Mar 23, 2016 11:13 am | |
| Ed ora il Bari deve diventare grande contro le piccole. Il modo più sbrigativo per prenotare un (bel) posto al sole dei playoff. Il calendario parla chiaro. Nei prossimi 6 turni i biancorossi se la vedranno con 5 squadre in lotta per la salvezza. Fatta eccezione per lo spareggio con il Cesena (in posticipo serale, lunedì 4 aprile), lo spartito propone nell’ordine: Salernitana, Livorno, Como, Ascoli e Modena. Una battaglia dopo l’altra, in serie B non ci sono certo avversari abbordabili, ma Rosina e soci possono far valere uno spessore qualitativo assai più elevato dei rivali.
IL BIS Gianluca Paparesta aspetta l’incrocio di sabato sera con una certezza: «Sarà una grande festa come all’andata. Sono convinto che a Salerno ci sarà riservata la stessa accoglienza e lo stesso entusiasmo, che la tifoseria granata ha trovato al San Nicola. Ovvio, mi auguro che finisca nello stesso modo (il Bari vinse 2-1, ndr). Ripensando a Novara, sono preoccupato per il nostro primo tempo, ma oltremodo fiducioso per la reazione dei ragazzi nella ripresa». Il presidente mira sempre in alto, ma stavolta predica umiltà: «Non possiamo e non dobbiamo esaltarci dopo 2 vittorie consecutive. È opportuno, piuttosto, restare con i piedi per terra e perseguire il nostro obiettivo: scalare la classifica. Ora ci occorre trovare la continuità dei risultati. Quel che fa la differenza nel torneo cadetto, dove tutte le squadre viaggiano tra alti e bassi».
CAMBIO MARCIA Sbaglia chi pensa ad un calendario agevole per il Bari. Non è mai facile affrontare chi ha fame di punti, chi non può sbagliare perché vive sull’orlo del burrone. Soprattutto sul rettilineo di arrivo, i rischi raddoppiano. Ma, sotto questo aspetto, Defendi e compagni dovrebbero essere abbondantemente vaccinati. Ne hanno già rimediate di lezioni da avversari, sulla carta, più deboli. Già, al San Nicola i biancorossi non hanno sbagliato un colpo contro le piccole, facendo puntualmente bottino pieno contro Lanciano, Salernitana, Livorno, Ascoli, Vicenza e Pro Vercelli. In trasferta, invece, il percorso si è rivelato ricco di ostacoli ed avaro di punti. Va da sé che in questo finale di stagione gli uomini di Camplone dovranno dimostrare ben altra mentalità e cambiare marcia.
COLPACCIO ISOLATO Non è davvero casuale che in questo campionato i biancorossi siano riusciti ad imporsi soltanto una volta, sul campo di una pericolante. Ai tempi di Davide Nicola, il difensore romeno Rada risolse l’arida sfida di Vercelli (finì 1-0), sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il resto è un resoconto tutt’altro che brillante. Un soffertissimo pari a Vicenza (in avvio di stagione però nessuno poteva immaginare che Galano e soci si sarebbero ritrovati nei guai, a primavera), un altro punto (1-1) strappato con i denti a Como. Proprio sul lago peraltro, il Bari cominciò a mostrare una buona dose di allergia, davanti a rivali propensi a chiudersi piuttosto che a proporsi. Un disagio evidenziato in maggior misura nella successiva trasferta a Modena: gli emiliani vinsero 2-1 e Crespo salvò la panchina. Che dire poi della recente debacle di Lanciano? Il nodo della questione: il blitz di Novara dovrebbe aiutare i biancorossi a sentirsi più forti, anche contro i deboli. La notte di Salerno dirà la verità.
Franco Cirici Gazzetta dello Sport ed. Puglia | |
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