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| Titolo: 16/11/15 - Dai fischi agli applausi di Cesena: come è cambiato il Bari di Nicola Lun Nov 16, 2015 7:50 pm | |
| È proprio vero che nella vita così come nel calcio, non tutto può essere programmabile. Alzi la mano chi, alla vigilia del match di ieri, sosteneva che il Bari avesse potuto dare una lezione di calcio al Cesena, fin qui infallibile tra le mura amiche. Il match di ieri ha invece dimostrato il contrario, ovvero che risultati strabilianti come quelli di ieri possono essere raggiunti con la dovuta concentrazione, il duro lavoro e la massima applicazione, nonostante i malumori riservati dalla piazza barese nei confronti della squadra durante le prime battute del torneo cadetto.
È storia di un mese fa: al termine di una prova alquanto abulica contro la non irresistibile Virtus Entella, il Bari è stato sonoramente fischiato dai propri tifosi che pretendevano la testa di Davide Nicola. Il tecnico torinese aveva commentato così a caldo: "Ho sentito un malumore generale che sinceramente non ho capito. La gente è libera di esprimere la propria opinione ma tutto questo di certo non aiuta i ragazzi. Se la gente mi contesta, per me non rappresenta un problema. Vorrei ricordare ai tifosi che siamo quinti in classifica e sono convinto che andando avanti, miglioreremo. Non darò mai le colpe ai miei ragazzi".
Parole forti e decise che probabilmente hanno fatto scoccare la scintilla decisiva nei componenti della rosa che formano uno spogliatoio unito come non mai. Non solo composto da calciatori dalle indubbie qualità tecniche ma da uomini capaci di assumersi le proprie responsabilità dopo le sconfitte o periodi poco positivi senza scaricare inutilmente colpe verso altri fattori.
E così dopo aver sudato freddo, ma portato a casa punti preziosi contro Pro Vercelli, Novara e Salernitana, è arrivata l’apoteosi di Cesena dove i galletti, dopo trenta minuti di normale sofferenza, hanno schiantato la squadra di casa sfoggiando un gioco piacevole e frizzante, andando a segno due volte e sprecando almeno altre tre occasioni clamorose per arrotondare ulteriormente il risultato. Adesso Davide Nicola è sì contento, ma non si esalta così come non si era abbattuto dopo le tremende batoste di Crotone e Terni. Non gli interessa il secondo posto, anzi ha riservato una tiratina d’orecchie ai suoi: "In fase di realizzazione dobbiamo migliorare parecchio, abbiamo avuto tante occasioni per chiuderla e non siamo stati in grado di farlo. Dobbiamo imparare a diventare molto più incisivi".
Bastone e carota, come i migliori padri. Per guidare al meglio un gruppo che vuole sentirsi protagonista in questa serie cadetta ed allo stesso tempo capace di regalare un sogno ai passionali tifosi biancorossi.
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