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È finito inevitabilmente sotto stretta osservazione l’operato di Marino. L’allenatore siciliano è arrivato a Bari lo scorso 10 ottobre e, da allora, non è riuscito pienamente a convincere l’ambiente. Il gioco non decolla e l’alchimia non è mai scattata, con una piazza che aveva già accompagnato il suo avvicendamento in panchina con scetticismo. L’impressione è che le prossime due partite saranno decisive per il futuro della panchina biancorossa, alla luce del bottino deludente ottenuto nell’ultimo mese.
Le 8 panchine di Marino hanno portato a 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Sono 9 i gol fatti, due in più quelli subiti. Dato sicuramente ‘gonfiato’ dal pareggio per 3-3 contro la Feralpisalò. Con l’allenatore siciliano, infatti, i biancorossi hanno ottenuto un solo clean sheet, contro le 3 gare finite a secco. A peggiorare l’esposizione dei dati, c’è da considerare che in queste gare il Bari ha giocato con 4 squadre attualmente sotto in classifica (Feralpisalò, Lecco, Spezia e Sudtirol), coincidenti anche con le ultime 3 della classe.
Il miglior marcatore della gestione Marino rimane Giuseppe Sibilli (4). L’unico, in realtà, in grado di andare oltre 1 rete segnata, denotando una particolare dipendenza del Bari dal suo tuttocampista. Ricci risulta, invece, il miglior assistman a quota 2, anche grazie ad un minutaggio in crescita. Il terzino ex Parma è infatti terzo per minuti giocati con Marino. In questa statistica giganteggia Vicari (mai squalificato e sempre in campo), che stacca Brenno di 30', uscito per un malore nell’ultima gara.
Il giocatore subentrato più volte è Bellomo (7 volte), pur avendo collezionato solo 86’. Non ha mai cominciato dal primo minuto nemmeno Morachioli, che ha però raccolto un minutaggio maggiore del compagno di Bari Vecchia (114’). Per prendere il posto soprattutto di Aramu e Koutsoupias che, con rispettivamente 4 e 5 sostituzioni accumulate, sono i giocatori maggiormente sostituiti da Marino durante le gare.
Il bottino, insomma, non soddisfa. La classifica vede più da vicino il fondo che la luce, il gioco non entusiasma e la produzione offensiva scarseggia. Marino non è riuscito, fin qui, a dare la sua impronta ad una squadra che mostra più di qualche difetto. Non c’è stata la valorizzazione auspicata per alcuni giocatori, come gli esterni d’attacco. Il tempo inizia ad esser tiranno. Cosenza e Sampdoria le possibili ultime due tappe per conquistare tutti, con risultati e atteggiamento, prima di un mercato di gennaio che potrebbe riservare sorprese.
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