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Ieri si è materializzata la seconda sconfitta consecutiva con l’attacco a secco per il Bari. La crisi è definitivamente galoppante in casa Bari. Ai malumori per una gestione estiva discutibile, si è arrivati alla contestazione a viso aperto alla società. Adesso, anche la penuria di risultati mette in ginocchio un galletto succube di sé stesso.
Nonostante le premesse di una svolta tecnica a trazione anteriore, anche il Bari di Marino incespica in attacco, senza però trovare riparo sulle retrovie. Anche a Lecco l’armata biancorossa batte ritirata senza sferrare offensive. La crisi con Marino inizia, però, da Piacenza. Il Bari affrontava la Feralpisalò reduce da due vittorie consecutive e qualche certezza ritrovata. La sfida all’ultima della classe doveva servire da slancio per una stagione apparsa fin da subito critica. Dopo lo 0-2 a favore però, la macchina biancorossa avverte un cortocircuito, dal quale ancor non è riuscita a riprendersi.
I 3 gol subiti in 20 minuti (con il 4-2 a sfavore salvato dal fuorigioco) stordiscono il Bari e il 3-3 finale di Achik serve solo a salvare la pelle. Da lì, i galletti non riconoscono più sé stessi e, contro un grande Venezia, subiscono la più amara delle punizioni. La sconfitta per 3-0 in casa mette alla pubblica gogna i difetti di una squadra che, invece, nei pensieri dei tifosi doveva essere costruita per vincere.
Gli stessi tifosi non ci stanno e, dall’immediato post partita con il Venezia, inizia la contestazione a squadra e, soprattutto, società. Un Bari in bilico, dunque, inciampa malamente anche a Lecco e adesso, da terra, osserva il sogno delle prime posizioni svanire. Alle spalle, invece, un poker di squadre pronte ad inghiottire i pugliesi in una lotta salvezza dal sapore amarissimo. Una di queste, il Sudtirol, è il prossimo avversario di un cammino tortuoso.
Alla ora delicatissima sfida casalinga con gli altoatesini, i biancorossi si prepareranno in ritiro. Decisione maturata dalla società alla luce della crisi dentro e fuori dal campo e comunicata direttamente da Polito (unico interlocutore nel post partita di Lecco). Marino, intanto, osserva in silenzio una situazione scappatagli di mano improvvisamente. Il Bari sceso in campo non gli somiglia per nulla e, per ora, rimane l’ultimo degli imputati.
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