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La scorsa pausa è stata l’occasione della rivoluzione, quella dell’esonero di Mignani e dell’insediamento di Marino tra dubbi e qualche perplessità. Il Bari si appresta ora a vivere l’ultimo stop di questo 2023 fatto di grandi alti e bassi, una pausa utile a raccogliersi prima di lanciarsi verso un dicembre che può dare un’identità alla stagione dei biancorossi.
È questo un Bari in parte ritrovato, ancora ben lungi dalla miglior condizione possibile ma se non altro una squadra vogliosa di riprendersi, che comunque - e lo testimoniano i numeri - difficilmente esce sconfitta dal campo. Marino ha dato una nuova veste a questa squadra e lo stop di questi giorni può essere una occasione quantomai importante per assimilare al meglio i nuovi dettami tattici, perfezionando intese che già mostrano i primi incoraggianti segnali.
Dopo il prossimo incontro contro un Venezia finora attestatosi a pieno titolo tra le principali pretendenti alla promozione, il Bari incontrerà Lecco, Sudtirol, Spezia, Cosenza e Sampdoria: squadre certamente insidiose ma che, alla stregua dei galletti, hanno mostrato difficoltà in questo primo spezzone di stagione. Formazioni - queste - che sono potenziali competitors dei biancorossi e che dunque vanno affrontate al meglio delle possibilità, tutti potenziali scontri diretti che possono davvero (e finalmente) capire quanto e cosa si può fare in questa annata ancora da decifrare.
Battere i lagunari può essere un segnale importante e al Bari non mancano le capacità di poter affrontare a testa alta l’avversario, ciò che andrà evitato sarà l’incorrere nuovamente nelle fatali amnesie che hanno afflitto i galletti.
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