Bari Grande Amore
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| Titolo: Mignani: "È tutto un sogno, ringrazio i ragazzi e Polito. Le scelte dopo il rosso a Ricci..." Ven Giu 02, 2023 11:40 pm | |
| Per il Bari è una serata di festa: battendo per una rete a zero il Sudtirol, infatti, la formazione biancorossa ha strappato il pass per la finale dei playoff. Intervenuto ai microfoni di RadioBari, il tecnico Michele Mignani ha detto la sua sulla gara: "Non posso far altro che ringraziare questi ragazzi, perché sono loro che vanno in campo. Per me era la prima stagione in Serie B, è diventato tutto un sogno".
Sulle scelte dopo l'espulsione di Ricci: "Quando rimani in dieci fai mille pensieri, non potevamo essere aggressivi come nel primo tempo. Dovevamo cercare di tenere la partita aperta e sfruttare gli episodi, abbiamo lavorato bene ed i cambi ci hanno premiato. I ragazzi hanno fatto benissimo tutti, la soddisfazione è tutta loro perché credo che si meritassero la finale".
Ancora sui calciatori: "Quest'anno questi ragazzi hanno dimostrato che anche in dieci hanno portato a casa la pelle. So che i ragazzi hanno carattere e volontà, davanti ad una cornice meravigliosa, è stata una serata perfetta. Ognuno ha quel che si merita, tutti hanno dimostrato quella che è la cosa più importante, l'unica cosa che possiamo promettere è sudare la maglia".
Il tecnico ha proseguito: "Cagliari o Parma? Non preferisco nessuno. Ringrazio Polito, lui mi ha voluto a Bari e gli sarò riconoscente per sempre".
Al termine della vittoria di misura sul Sudtirol nel ritorno delle semifinali playoff ha parlato il tecnico del Bari, Michele Mignani. Ecco le sue parole dalla sala stampa del 'San Nicola': "Ero sicuro di vedere questo atteggiamento e rabbia agonistica. Di scontato non c’è mai nulla nelle partite. Trovo giusta la definizione di partita epica. Abbiamo vinto in inferiorità numerica e non sarebbe mai avvenuto senza la spinta dei tifosi. Abbiamo preparato la partita per cercare di essere aggressivi e farci trascinare dalla gente".
Sulle critiche: "Leggo poco, non me ne ero accorto. Sono passato dall’essere un eroe ad un coglione per un tiro in porta. Per me è un onore ed orgoglio essere qua, in questo stadio e questa città. Allenare è un mestiere meraviglioso. Vivere emozioni di questo genere, vedere giocatori dare l’anima. Il tutto in un contesto unico come Bari".
La scelta di Morachioli titolare: "Per caratteristiche è un giocatore che salta l'uomo sulla fascia. Deve imparare a tirare più in porta e a ricevere la palla nello spazio. Dopo la Reggina ha avuto un problema alla spalla, poi la settimana successiva al polpaccio. Aveva perso allenamenti e non stava bene. Oggi pensavo potesse funzionare la catena di sinistra con Maita e Ricci".
I cambi: "Ad inizio ripresa dovevamo tenere la partita in piedi e non prendere gol. Il Sudtirol non ha cambiato atteggiamento. Con il passare dei minuti volevamo mantenere la superiorità numerica dietro ed abbiamo messo 3 attaccanti, sistemandoci però a 4 in difesa. Botta ha dato vivacità e brio. Ho messo Matino e non Zuzek perché volevo avere la possibilità di rimetterci a 4 in corso d'opera. Poi Matino ha anche gol nelle sue corde".
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