Cheddira: "Bari città fantastica. Il Ramadan? Periodo particolare"

Walid Cheddira è stato ospite quest'oggi di Dazn. L'occasione per parlare di tanti temi, di campo e non solo. "Il soprannome Walino? Pensavo fosse uno scherzo, poi è diventata un'abitudine. La classifica? Ci siamo messi in una condizione ottima, c'è da essere felici e continuare così. Siamo nel periodo clou: ogni partita diventa difficile. Cosa è cambiato per me quest'anno? Io sono sempre lo stesso, ho sempre fatto del lavoro il mio credo. Ho messo tutte le caratteristiche che ho a disposizione. Questo ha pagato".

La città di Bari è, ormai, nel cuore di Cheddira... "Fantastica. Sono le persone che la rendono così. Mi sembra di stare in Marocco, sono tutti così accoglienti e genuini. Passi per strada e ti invitano a mangiare a casa loro. A me fa molto piacere. Il dialetto stretto? Sembra l'arabo (ride, ndr). Non riesco a parlarlo, ma lo capisco quando le persone parlano fra loro...".

"Il Ramadan? Lo sto osservando, è sicuramente un periodo particolare, siamo a digiuno da cibo e acqua durante la giornata. Durante le partite e gli allenamenti cerco di essere più performante possibile, ma si viene un po' meno in qualche tratto. Ma per noi è troppo fondamentale, dura un mese, fra poco è finito". Cheddira ha raccontato il suo momento personale e l'attaccamento alla religione.

L'attaccante, a Dazn Talks, ha spiegato: "Ci sono delle deroghe. Ma non devono essere prese come delle scuse. Se riesci a fare digiuno e a giocare, senza sentirti male, allora è meglio farlo. Per noi è tanto importante e passa tutto in secondo piano. La prima cosa che mangio quando cala il sole sono i datteri e bevo l'acqua. Poi a cena integro con i carboidrati. La cosa più buona che si mangia a Bari? La focaccia: è qualcosa di spettacolare".

Il pensiero su Mignani... "E' un allenatore pacato, ma sa quel che vuole. E' un suo punto di forza. Ci sta aiutando tanto in questo campionato: sicuramente è anche molto grazie a lui se stiamo portando questi risultati. Se si arrabbia? Qualche volta, in allenamento".

Cheddira, i gol e la stagione super. Un'annata piena di squilli, quella dell'ex Mantova. A Dazn Cheddira ha spiegato sul suo rendimento e quello della squadra: "Se faccio gol tanto meglio. Gli eventuali playoff? Noi siamo veramente tranquilli e contentissimi. Nessuno si sarebbe mai aspettato un campionato del genere. Viviamo domenica dopo domenica: abbiamo fatto fin qui qualcosa di straordinario. Secondi o terzi non stiamo nemmeno a guardarlo: Frosinone e Genoa sono corazzate, noi andiamo avanti e poi tireremo le somme. Squadre forti? Diverse. Il Genoa è una squadra fortissima, hanno dei calciatori che hanno fatto la Serie A, se non la Champions League. Poi dico Frosinone e Parma".

Spazio anche per le parole di Kutuzov ai nostri microfoni. L'ex attaccante biancorosso aveva raccontato come fosse difficile trovare un altro Cheddira in giro. Walino, interpellato sull'argomento, ha risposto: "Io cerco di essere sempre il ragazzo che mette tutto in campo. Pur sbagliando, devo essere cosciente di aver dato tutto. Kutuzov? Mi fa piacere sentire queste cose, lo ringrazio".

"Mi piace passeggiare per Bari. Lo faccio con Folorunsho e Maita. Di Cesare? E' un ragazzino come noi". Cheddira, a Dazn Talks, ha parlato del suo tempo libero e dei compagni di squadra.

A proposito, ieri Antenucci e Di Cesare hanno conseguito il patentino da diesse: "Ora devono pagare la cena", ha scherzato Cheddira.

Spazio poi ad un commento sul Mondiale e le cartoline da portare nel cuore... "L'esordio con la Spagna. Ma ancor prima quando ho saputo della convocazione: è stato un momento strepitoso che non dimenticherò mai. Il momento che mi ha gasato? La vittoria con la Spagna ai rigori. Lì è stato clamoroso. Se la convocazione era aspettata? No. Non era assolutamente certa. Il mio nome è stato chiamato per penultimo...".

"Mi piacerebbe arrivare a 20 gol", la speranza sul prosieguo di stagione in maglia biancorossa.


tuttobari.com