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| Titolo: Mignani: "Non dobbiamo pensare ai problemi del Brescia. Folo non ci sarà, Benali motivato" Ven Feb 24, 2023 12:13 pm | |
| Domani la sfida del Rigamonti contro un Brescia in un periodo complicatissimo di stagione. Mignani, intervenuto in conferenza stampa, avverte i suoi: “Questa è una partita che per noi è più difficile da preparare a causa dei tanti cambiamenti in casa Brescia. Affrontiamo una squadra che non viene da un periodo positivo, reduce da un cambio di allenatore. Dovremo scendere in campo senza pensare a tutti questi fattori. L’unica cosa che ci dobbiamo mettere in testa è quella di fare punti”.
Indisponibile, per la terza partita consecutiva, Folorunsho: “Michael non ci sarà. Sta proseguendo il percorso di recupero da questa infiammazione e dobbiamo essere bravi nel gestirla nel migliore modi”.
Il grande ex della gara è Benali: “Ahmad è un grande professionista. È arrivato qui che era già in una buona condizione e si allena sempre al massimo. Per me non è stata una sorpresa vederlo in campo per novanta minuti malgrado non giocasse da un po’ di tempo. Sono convinto che possa avere più motivazioni e penso che in questo caso si può fare bene durante la gara, del resto è capitato anche a me da giocatore di fare delle partite da ex. Io vorrei però che tutta la mia squadra avesse le motivazioni sempre alte. Non posso quindi farmi sempre condizionare da questo”.
Un pensiero anche su Botta e il suo atteggiamento poco offensivo delle ultime uscite: “Il suo ruolo non è un problema. A me non piace dare punti di riferimento all’avversario. Se penso alla gara col Cagliari è difficile trovare spazio alle spalle delle punte e dei centrocampisti, per cui mi piace che si abbassi per toccare di più la palla. Dobbiamo essere bravi noi a occupare la posizione che Botta lascia scoperta. Il Cagliari è stato bravo a toglierci tutti gli spazi, ma siamo poi stati bravi noi ad avere pazienza soprattutto nella ripresa. È chiaro che mi aspetto che determini maggiormente, ma quando non riesce a farlo mi sta bene che muova palla per creare imprevedibilità”.
Nel Bari terzo in classifica spicca un dato molto curioso: i 27 gol subiti, di cui 8 nelle ultime cinque. Un aspetto, come sottolineato da Mignani in conferenza stampa, da non trascurare: “Di questo trend ne ho parlato anche con i ragazzi e il mio staff. Non siamo una squadra che subisce molto. Se penso alle ultime due partite, ad esempio, Caprile non ha fatto una parata. Purtroppo è vero che ultimamente prendiamo gol evitabili, seppur concediamo poco agli avversari. Dispiace prenderli, ma credo che ci difendiamo sempre in maniera compatta”.
In particolare, il Bari è risultato vulnerabile nel gioco aereo: “Ho parlato anche di questo. Prendere gol su palla in movimento fa più male che da palla da fermo. Qualcosa abbiamo lasciato e dobbiamo essere più bravi nel migliorare queste situazioni, soprattutto quando si ripetono. A Ferrara ad esempio abbiamo avuto dei piccoli cali di concentrazione, non parlerei di leggerezze”.
Un altro dato da analizzare è relativo al numero di gol esiguo su palla inattiva: “Anche in questa situazione dobbiamo migliorare. Penso che la qualità di chi calcia la palla inattiva determini moltissimo. In questo, forse, qualcosa ci manca. Col Cagliari le ha battute Esposito perché le calcia bene. Sulle punizioni abbiamo più soluzioni. In generale, dobbiamo essere più pericolosi da angoli e punizioni laterali”.
Chiosa finale sulle tre gare in sette giorni: “I ragazzi stanno lavorando bene, ho sempre dubbi di formazione. Andiamo verso una settimana più impegnativa e per questo ci saranno occasioni per cambiare qualcosa, magari non da subito. Al di là di qualche inconveniente, ad esempio con Palermo e Perugia dove non abbiamo sufficiente possibilità di scelta, io sono sempre stato tranquillo sulla rosa a disposizione. Le partite bisogna prenderle una per volta”.
Mister Mignani, nel corso della conferenza stampa pre-Brescia, ha parlato di Gregorio Morachioli, reduce da un ottimo esordio col Cagliari: “Il direttore me lo ha segnalato all’inizio dell’anno e per questo lo abbiamo osservato in questi mesi. A Renate giocava dove l’ho fatto entrare io. Dobbiamo lavorare su di lui, non dandogli di già grandi responsabilità. Non possiamo pensare che dopo 12 minuti sia diventato il nuovo Ribery o il nuovo Robben. Dobbiamo stare tranquilli, perché sappiamo che in quella zona di campo lui ci sa stare. Ora deve imparare a mettere le sue qualità in altre zone di campo. Credo che ha ampi margini di miglioramento, ma ora lasciamolo tranquillo”.
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