06/11/15 - Notiziario da Salerno: ecco dove il Bari è vulnerabile

La Salernitana ha ripreso gli allenamenti ieri mattina al campo "Volpe". I granata impegnati nel match di ieri hanno svolto un lavoro di scarico muscolare mentre il resto della squadra ha effettuato partite a pressione e lavoro atletico. Per quanto riguarda i singoli, Lanzaro ha svolto una seduta di fisioterapia, mentre Bovo e Nalini hanno lavorato a parte. Gli allenamenti dei granata riprenderanno oggi alle ore 15:00 con una seduta a porte chiuse. A riportarlo è il sito ufficiale della Salernitana.





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Sabato pomeriggio è uscito tra i fischi dell’Arechi, venerdì potrebbe riscattarsi vestendo i panni del trequartista. Daniele Sciaudone nella sfida di Bari (sarà un ex al pari di Torrente) potrebbe ritornare a giocare a ridosso delle punte così come fatto nelle sfide contro Pescara, Trapani e Virtus Entella. Vincenzo Torrente sta infatti pensando di riproporre il 4-3-1-2, rinunciando così ad un esterno d’attacco in favore di un centrocampista. A Bari, presumibilmente, oltre alla difesa praticamente già fatta (Colombo-Franco-Empereur-Rossi) si vedrà un centrocampo a tre con Pestrin vertice basso, Moro ed Odjer ai suoi lati ed appunto Sciaudone sulla trequarti a sostegno del tandem offensivo formato da Coda e Gabionetta. E’ questa per ora l’alternativa più realistica al classico 4-3-3, modulo con il quale la Salernitana ha comunque espresso una discreta mole di gioco, ma a Bari sarà necessario non concedere spazi ai talentuosi attaccanti biancorossi.




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Dopo l’ottima prova offerta contro il Perugia, Michele Franco venerdì sera verrà riproposto come centrale di difesa al posto dell’acciaccato Lanzaro, il quale ha riportato una contrattura al bicipite femorale sinistro e quasi sicuramente rientrerà per il match interno con il Novara. La difesa è praticamente fatta, con Empereur a far coppia con il calciatore di Altamura e la coppia Colombo-Rossi sulle fasce. A centrocampo ci sarà dunque Pestrin che non verrà schierato in difesa ma nel suo ruolo naturale, ed allo stesso tempo Torrente ritroverà Moro dopo il turno di squalifica. Bovo potrebbe farcela, ma partirà dalla panchina a favore di Odjer che dopo la prestazione di sabato si è meritato una maglia da titolare anche per una sfida delicata come quella di Bari; a perdere il posto in favore del ghanese potrebbe essere l’ex della gara Daniele Sciaudone. Il tridente offensivo potrebbe essere molto simile a quello visto sabato all’Arechi, con l’unica novità rappresentata da Troianiello al posto di Milinkovic.




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Il prossimo impegno esterno della Salernitana, valevole per il dodicesimo turno del campionato cadetto, potrebbe rappresentare davvero una chiave di svolta. Infatti, in base al tipo di prestazione fornito dalla squadra, quest'ultima potrebbe risentirne in maniera positiva o negativa a seconda dei casi, costituendo in tal senso anche una prova importante, che potrebbe contribuire in maniera rilevante a decidere circa il destino del tecnico Vincenzo Torrente.

In terra pugliese la vittoria si configura essere un'impresa alquanto ardua per i granata, il Bari risulta infatti essere una delle migliori del torneo finora disputato, anche se nel calcio tutto è possibile. Evidenziato ciò, appare palese come anche la conquista di un pareggio potrebbe essere considerato un risultato accettabile per la squadra di Salerno. L'ottenimento dell'intera posta in palio invece, proprio perché giudicato un risultato molto difficile da ottenere, potrebbe ovviamente portare dei benefici maggiori. Infatti, un esito pienamente positivo della prossima partita con i galletti biancorossi, renderebbe improvvisamente più salda la panchina del tecnico cetarese, ma provocherebbe indubbi effetti benefici anche per ciò che attiene il morale negli spogliatoi nonché per ciò che concerne l'acquisizione di ulteriore fiducia nei propri mezzi da parte di tutto il gruppo, che sommata alla grande volontà di far bene mostrata nelle partite precedenti, assumerebbe un'importanza altamente rilevante e lascerebbe ben sperare per il prosieguo del campionato.

Infine, un esito positivo del match potrebbe significare davvero tanto, in senso buono chiaramente, anche per un altro motivo tutt'altro che secondario, e cioè per via del fatto che tale risultato verrebbe conquistato nonostante tutte le assenze causate dagli attuali infortuni.

Alessandro Bernardini è arrivato in città stasera in treno, firmerà un contratto di un anno con opzione per il secondo e si legherà alla Salernitana: domattina le visite mediche, domani pomeriggio il primo allenamento. Con l’ingaggio del difensore svincolato ventottenne nativo di Domodossola, la Salernitana prova a tamponare l’emergenza difensiva che sta assillando il tecnico Torrente da qualche settimana, complici gli infortuni di tutti i centrali difensivi a disposizione, ad eccezione del giovane Empeur. L’atleta piemontese, in questo periodo di inattività, ha alternato lavoro atletico in solitudine e sedute collettive approfittando dell’ospitalità concessa da una squadra dilettantistica della sua zona d’origine; per cui al momento risulta abbastanza complicato prevedere la sua presenza in campo già dalla prossima trasferta in casa del Bari. Considerata l’emergenza, non è detto che Torrente, specie se dovesse optare per un inedito assetto difensivo con tre centrali e due esterni, come testimoniano alcune esercitazioni tattiche di questa settimana, non lo getti subito nella contesa al fianco di Empeur e Franco. All’ex labronico non mancano l’esperienza, le motivazioni e la personalità (quasi centrocinquanta gare tra serie A e B) per interpretare con scaltrezza e mestiere un esordio affrontato non al massimo della condizione fisica. Vedremo. Lo scorso anno, a Livorno, Bernardini gioco quasi per intero da protagonista il torneo cadetto, collezionando ben trentacinque presenze su quarantadue, quasi tutte da titolare. Egli, infatti, fu tenuto in grossa considerazione dal tecnico Carmine Gautieri, che lo impiegò soprattutto da centrale difensivo (accanto a Ceccherini oppure alla destra del mancino brasiliano Emerson) ma non esitò a schierarlo anche da terzino in caso di emergenza, soprattutto a destra (con Ceccherini ed Emerson centrali). Molte le presenze raggranellate anche nella seconda parte della stagione, quella condotta dai tecnici Gelain e Panucci. La differenza sostanziale fu nel cambio di modulo, dovendo Bernardini agire soprattutto da centrale di destra in un assetto difensivo con tre baluardi e due esterni dediti alla doppia fase. Calciatore di categoria, mestierante di discreta esperienza, il neo granata fa della fisicità e della capacità di saper reggere sul piano morfologico e temperamentale il confronto con attaccanti ben strutturati le sue doti migliori. La velocità sulla distanza e la rapidità nel breve non sono mai stati i suoi punti forti, anche in considerazione di un’altezza che gli impedisce di essere mobile e svelto. In sostanza, egli fa parte di quell’ampia schiera di difensori che necessitano del filtro assicurato dal centrocampo per valorizzare al meglio le loro prestazioni, riuscendo a fronteggiare con maggior sicurezza gli attaccanti rivali impegnati a giocare palloni sporchi e seconde palle. Infine, nonostante l’altezza (191 cm), Bernardini ha appena realizzato due reti in carriera, per cui si spera che possa far meglio da questo punto di vista. Pedina, però, che potrà senz’altro dare il suo contributo alla causa granata; elemento discretamente apprezzato negli ambienti calcistici, considerato che il ds Sartori e mister Sannino (che aveva avuto il calciatore alle sue dipendenze a Varese), due anni fa, gli hanno regalato anche l’opportunità di esordire in serie A con la maglia del Chievo Verona. Esperienza tutto sommato positiva, considerato che il ragazzo mise insieme, tra Sannino e Corini, una quindicina di presenze. Agendo da centrale in una retroguardia a quattro, ma anche da prestante puntello di centrodestra in una diga a tre.






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In Puglia il Bari allenato da Davide Nicola è stato molto criticato perché commetterebbe troppi errori sul piano del gioco e della manovra, comunque è una squadra che sa aspettare il momento buono per andare a colpire gli avversari nei loro punti deboli. I biancorossi cercano quasi sempre di studiare gli avversari nella fase iniziale, hanno vinto meno di quanto i loro tifosi si aspettassero, ma comunque sono meritevoli di attenzione, in quanto in partite apparentemente difficili come quella di sabato scorso col Novara hanno riacciuffato il pareggio ormai insperato. A centrocampo rientra il motorino Defendi che andrà a centrocampo insieme a Porcari, resta da vedere se potrà giocare Valiani o qualcun altro, ma soprattutto attenzione a Maniero e a Puscas, due attaccanti che se venissero schierati insieme costituirebbero una coppia complementare: più potente il primo, più guizzante l'altro.

A ogni punto di forza però si contrappone un punto debole: il Bari apparirebbe infatti un po' disattento sui calci piazzati, quindi la Salernitana farebbe bene a cercare di sfruttarli nel migliore dei modi, come ha fatto a sua volta negli ultimi tempi. Hanno incassato qualche gol di troppo i pugliesi anche sui cambi di gioco, dove i terzini non sempre sono apparsi puntuali.