30/10/15 - Nicola: "Le critiche non sono mai state un problema. Amo questa piazza. Ora dobbiamo migliorare"

La lunga settimana di mister Nicola sta per finire in archivio. Dopo tante critiche e il successo di Vercelli, gli obiettivi in casa biancorossa non cambiano. Il Bari che affronterà domani il Novara, reduce da un buon momento in campionato, cerca la propria continuità di risultati.

12.02 - Le prime parole dell'allenatore piemontese: "Mi piace di più giocare in casa, davanti ai nostri tifosi. Il Novara? Parliamo di un'ottima squadra, con giocatori a cui avevamo pensato durante il mercato estivo. Il Bari ha una rosa competitiva, voglio ottimizzare al meglio le risorse a disposizione".

12.07 - "I miei attaccanti non segnano? Poco importa, in una squadra devono saper segnare tutti. Se guardiamo la classifica dei marcatori notiamo che tanti sono in cima grazie ai rigori segnati".

12.08 - Il nostro unico giocatore di raccordo è Rosina. Puscas? Per me è una punta mobile. Valiani? Ha la febbre, vedremo se riusciremo a recuperarlo. La formazione però non la dico".

12.10 - "Non è vero che arriviamo meno al tiro in porta rispetto all'anno scorso. Tiriamo molto, ma poche volte riusciamo ad inquadrare lo specchio della porta, questo sì, è vero. Maniero ha avuto meno occasioni rispetto a Caputo? Caputo è il passato, non mi interessa fare questi paragoni".

12.15 - "Amo questa piazza, non mi danno fastidio le critiche. Ho scelto Bari coscientemente, volevo emozioni forti e i miei tifosi me le danno. Per questo ne sono innamorato".

12.18 - "Questa squadra è in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Voglio più aggressività, però, da parte dei miei, l'aggressività che per esempio ho visto a Vercelli. Ad oggi non voglio che i miei effettuino troppi lanci lunghi, non sono previsti dal mio gioco".

12.20 - "Se abbiamo così tanti punti è perchè li meritiamo. Dobbiamo sempre rimanere lucidi durante la gara. La fluidità del gioco l'abbiamo offerta solo a sprazzi. La condizione atletica dei miei ad oggi è omogenea, tutti sono più o meno allo stesso livello".

12.22 - "Il Bari simile all'Inter? Delle squadre di Seria A mi piacciono cose diverse. Del Napoli per esempio l'aggressività, dell'Inter l'imprevedibilità, della Roma la capacità di rimanere compatta in tutte le zone del campo".

12.28 - "Non credo di non rispettare i giornalisti se non do la formazione. Credo più alle critiche che agli elogi".

12.30 - "Non so perchè si parla sempre delle critiche nei miei confronti. Per un allenatore è normale essere criticato, non ho la fobia delle critiche. Il Novara? Sa verticalizzare molto bene".

12.36 - "Sì, il Bari non è stato più spettacolare come contro lo Spezia. Ma una gara che finisce 4-3 per me è una gara piena di errori. E poi perchè ci sia uno spettacolo così divertente è necessario che entrambe le squadre giochino in un certo modo".

12.38 - "Sono molto contento del gol di Rada. Di lui mi colpisce la grande professionalità. Del Grosso? Ha rifiatato, quando sia lui che Gemiti non sono a disposizione per me è Sabelli il giocatore perfetto per sostituirli sulla fascia mancina".

12.40 - "Per me la cosa più difficile è non convocare un giocatore che si allena bene".




tuttobari.com

A tutto tondo Davide Nicola nella conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga con il Novara di Baroni. Dopo la vittoria scaccia crisi di Vercelli nel turno infrasettimanale il suo Bari domani affronterà tra le mura amica del “San Nicola” l’altra compagine piemontese della Serie B: “Novara e Salernitana in casa? Per ora conta solo il Novara. Sicuramente dobbiamo sfruttare il doppio turno casalingo. E’ una soddisfazione maggiore giocare davanti ai nostri tifosi. Il Novara è un’ottima squadra, lo dimostrano i risultati delle ultime partite. Ha una rosa competitiva con giocatori che inizialmente avevamo cercato anche noi. I cambi di Vercelli? Ci sono stati degli avvicendamenti perchè è impensabile schierare in tutte le partite gli stessi giocatori. Sicuramente in alcune partite può essere un’arma a doppio taglio, ma bisogna dosare bene le energie e, come ho sempre detto, abbiamo una rosa altamente competitiva. Pochi gol degli attaccanti? Devono continuare a lavorare come stanno facendo. In una squadra devono segnare tutti, non solo gli attaccanti. Si diventa competitivi quando si segna su palla inattiva, o arrivano al gol i centrocampisti. Se si guarda la classifica marcatori ci sono Gejo con 6 reti ma 4 su rigore, Vantaggiato con 5 reti e 2 su rigore. Quindi i miei non stanno facendo niente di meno degli altri. Magari non hanno avuto le giuste occasioni per trovare altre reti. Puscas? Per me è una prima punta, mobile, forte di testa che si prende la responsabilità dell’uno contro uno. Al massimo una seconda punta, ma non un giocatore di raccordo. Con quelle caratteristiche abbiamo Rosina. Valiani? Ha avuto un attacco febbrile. Speriamo di recuperarlo perchè è un elemento importante. In caso negativo ci saranno altri pronti a sostituirlo adeguatamente. La formazione? Non la dico per non agevolare gli avversari. Può essere che ci sia qualcuno che ha giocato a Vercelli e qualcun altro nuovo. Pregiudizio della piazza nei miei confronti? No, non avverto questo pregiudizio. Io sono innamorato dei miei tifosi. Quando sono arrivato qua sono stato rapito subito da questa piazza. Non cambia la mia opinione se uno fischia. A me piace questa piazza. Mi piace questo clima, questi alti e bassi altrimenti non sarei mai venuto. Avevo bisogno di emozioni molto forti. Cosa mi aspetto dalla squadra? Ribadisco che la squadra è competitiva ed è in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Mi aspetto ulteriori miglioramenti sull’aggressività. A Vercelli abbiamo fatto bene sotto questo punto di vista. Deve migliorare il gioco che non contempla lanci lunghi. La fluidità del gioco si è vista a sprazzi. Non siamo ancora molto abili in questo. Stiamo lavorando e sono convinto che miglioreremo, pur rimanendo consapevoli che non si possono dominare tutte le partite, ma l’importante è avere una propria impronta. Il Novara? In questo momento hanno la capacità di verticalizzare subito e attaccare la profondità con molta qualità. E’ indubbio che parliamo di una squadra in forma e capace. Noi abbiamo continuato a lavorare su noi stessi e su quello che c’è da migliorare. Son contento dei 18 punti perchè dovendo ancora migliorare alcune cose vuol dire che qualcosa già va bene. Dovremo essere molto aggressivi, molto lucidi, molto pratici. Fare le scelte giuste, e non le stiamo facendo sempre, quando arriviamo nelle zone di rifinitura ma soprattutto giocare con serenità. Rada? E’ arrivato con modi di difendere non adatti al nostro calcio. Non eccessivamente negativi. In questo secondo anno ha capito meglio il nostro campionato. Parliamo di un grandissimo professionista, una persona seria e leale. Sono stato sempre molto colpito dalla sua professionalità. Sabelli a sinistra? E’ stato un adattamento. Del Grosso doveva rifiatare dopo nove partite. Quando non gioca lui e non c’è Gemiti diventa Sabelli il miglior interprete in quel ruolo. Quanto è difficile rimandare in panchina i giovani dopo che hanno superato l’esame? Per me la cosa più difficile è escludere dai convocati qualcuno che si è allenato bene in settimana. Poi quelle sono scelte che possono risultare azzeccate o meno”.