Di Cesare: "Non voglio smettere. Parlerò del mio futuro con Polito"

Il capitano del Bari, Valerio Di Cesare, ha parlato ai microfoni di RadioBari al termine del match perso contro il Palermo per 0-2. Ecco le sue parole:

"Questa festa è come una liberazione. Sono contento, ho contribuito a riportare il Bari in B. I tifosi devono star sereni, società e direttore sono grandi. In questi quattro anni ne abbiamo passate tante, però alla fine ce l'abbiamo fatta. Questa promozione è stata una delle più difficili della mia carriera, la sento ancora di più perchè ho una certa età e non saprò cosa sarà del mio futuro. Appendere le scarpe al chiodo? Ho dimostrato di stare bene, perchè dovrei smettere, perchè ho 39 anni? Io mi sento bene. Parlerò col direttore con molta calma, ognuno ha i propri pensieri. La fotografia della stagione? Personalmente il ritorno in campo dopo tre mesi contro la Turris, ricordo che avevo timore. Rapporto con i compagi di reparto? Straordinario."

Il capitano Valerio Di Cesare è intervenuto in conferenza stampa al termine della sconfitta col Palermo e la festa promozione. Il difensore ha rilanciato sul suo futuro: "È una bella sensazione, una liberazione. Sono stati tre anni difficili. Ce l’abbiamo fatta. Pensavo di avremmo messo meno, ma il calcio è anche questo. Oggi volevamo vincere, non abbiamo fatto una grande partita. Loro non hanno creato così tanto, ma erano ben messi in campo. Floriano ha fatto un bel gol, poi al rigore è finita la partita. Adesso che finisce la Supercoppa. Parleremo con la società. Il mio pensiero è continuare almeno un anno. Non giochi per soldi a questa età, ma perché ami questo splendido sport. Il mio sogno era quello di portare il Bari in B e terminare lì in carriera. Può essere questo un obiettivo. Non mi pongo limiti":


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