Sabbione: "Bello ricominciare. Play-off? Saranno tre finali. Ho fatto un fioretto..."

Alessio Sabbione è intervenuto al Tb Sport, su TeleBari: "La ripresa? E' stato bello ricominciare. Prima individualmente, poi col gruppo. Play-off? Per noi saranno tre finali, abbiamo questo mese per allenarci. Abbiamo recuperato energie mentali, seguiremo il mister e lo staff per riportarci in condizione. Andiamo avanti per la nostra strada. Dobbiamo essere bravi a livello mentale, ognuno di noi deve essere centrato: sono partite che possono prendere emotivamente, se sbagli sei fuori. Ognuno di noi dovrà essere bello tosto. Ho perso quattro chili, fisicamente mi sono allenato, sto bene. Come ho vissuto la quarantena? Bene. Mentalmente mi sono fermato, mi sono preso un po' di tempo per me stesso. Sono più rilassato. In casa è stato brutto, stando da soli, mancava la famiglia, ma quando si è rincominciato ad uscire, e gli allenamenti è stato possibile farli fuori, è stato tutto un crescendo. I miei gol? E' sempre bello, da difensore non ne capitano tanti, tutti e quattro belli per me. Il secondo posto? Quel che è stato è stato, non guardiamo indietro, non serve, ci concentriamo su quel che sarà. Un fioretto per la B? Già fatto, ma non lo dico, se no porta male. Il pubblico? Sarebbe qualcosa in più, in favore nostro, giocando in casa. E' sempre una spinta, che può dare una carica in più. Se ci sarà la possibilità bene, altrimenti giocheremo a porte chiuse. I miei precedenti ai play-off? Con il Carpi abbiamo perso in finale contro il Benevento, è stato bruttissimo. Questi play-off me li sento più miei: sono stato più protagonista quest'anno".

Nel corso dell'intervento di quest'oggi a TeleBari, Alessio Sabbione ha parlato dell'eventualità dei rigori ai play-off e di chi sarebbe più idoneo a batterli: "Sicuramente Antenucci, Simeri, penso Laribi. Se mi chiedono di batterli, io rispondo che me la sento. Avversarie? Una vale l'altra. Dobbiamo fare il nostro gioco. Ho sentito alcuni ragazzi del Carpi, non sono stati meticolosi come noi, si sono stoppati più di noi. La serietà di una società fa tanto, sempre con l'obiettivo in mente".


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