25/09/15 - ESCLUSIVA Tuttobari - Tovalieri: "Bari, rialzati. Maniero? Indispensabile. Il mio libro..."

Due squadre in difficoltà. E’ la situazione di Bari ed Avellino dopo queste prime quattro gare di campionato, entrambe inchiodate a metà classifica con rispettivamente 5 e 4 punti. In particolare in casa biancorossa, dopo l’ultimo (e roboante) tonfo esterno di Crotone, il clima non sembra essere dei migliori. Soprattutto tra i tifosi, che hanno fatto sentire a gran voce il proprio disappunto nei confronti di alcune scelte di mister Nicola.

Semplice incidente di percorso o lecito motivo di preoccupazione? La redazione di Tuttobari.com l’ha chiesto in esclusiva a Sandro Tovalieri, amato ex attaccante di galletti (dal 1992 al 1995) ed irpini (stagione 1986/87, in Serie A). Tra i vari temi trattati – oltre al momento di entrambe le squadre – anche quelli legati alla sua inedita autobiografia, la cui uscita è prevista nel mese di novembre.

Domenica al San Nicola si affrontano due tra le favorite del torneo, protagoniste però di una partenza complicata.

“Sono due squadre attrezzate per fare un campionato importante. Il Bari era partito molto bene, anche se contro lo spezia è stata una gara rocambolesca. A Vicenza ha giocato in dieci, col Pescara è stata una partita equilibrata. Domenica contro l’Avellino mi aspetto una reazione, dopo il crollo di Crotone. Credo che la squadra sia un’autentica corazzata per la B, ed è per questo che mi aspetto qualcosa di importante. Anche per non scalfire l’entusiasmo della tifoseria che anche quest’anno ha risposto in maniera importante con gli abbonamenti e facendo anche 20-25mila spettatori a partita”

La brutta sconfitta ha messo in forte discussione anche il tecnico Davide Nicola. Feroci le critiche nei suoi confronti da parte dei tifosi. Crede abbia bisogno ancora di tempo a disposizione?

“L’anno scorso è arrivato in corsa, trovandosi una squadra bella e pronta ma che non fosse a sua somiglianza. Le richieste di mercato quest’anno sono state accontentate, ma tutta la truppa deve dare qualcosa in piu. Il bel gioco in B difficilmente si vede, servono risultati importanti in una piazza importante. Anche a Roma Garcia è stato messo sottoaccusa per il turnover: credo ci siano giocatori che secondo me non dovrebbero farlo, sono intoccabili. Basti pensare a Maniero che a Crotone ha giocato solo nel secondo tempo. Parliamo di giocatori indispensabili, in grado di poter risolvere le partite. A settembre parlare di turnover credo sia esagerato. Mi auguro, comunque, che quelli di Crotone sia stato solo un episodio isolato. La gara con l’Avellino è sentita e mi aspetto una grande reazione”.

Crede che gli irpini possano centrare ancora l’obiettivo playoff? In attacco, quest’anno, possono contare su un Tavano in più.

“Anche loro hanno fatto dei campionati bellissimi negli ultimi anni, disputando anche i playoff. Tavano è un giocatore importante, in A ha fatto sempre bene. Ma a volte ciò può essere controproducente: il calcio di B è diverso da quello di A. Avellino è un campo caldo, ma anche loro verranno a Bari per fare risultato. Per gli irpini fare anche un pareggio sarebbe un risultato importante dopo il mezzo passo falso col Novara, e verranno al San Nicola a giocarsela. Ma a cercare la vittoria dovrebbe essere il Bari, grazie a dei giocatori importanti ed anche grazie anche alla spinta del pubblico. Anche l’Avellino, però, una volta assestatosi potrà dire la sua in questo campionato”.

Veniamo ora ai suoi ricordi in Campania. Anche lei, infatti, ha vestito la maglia bianco verde nella loro penultima stagione in Serie A, un anno dopo aver sfiorato sul campo lo scudetto con la Roma. Cosa ricorda di quell’annata?

“Si facemmo un campionato bellissimo, nessuno se l’aspettava. Facemmo più vittorie fuori casa che non al Partenio. Facemmo un gruppo eccezionale, al cospetto anche di grandi squadre. Feci solo tre gol, ma pur non avendo giocato sempre penso che avrei potuto fare qualcosa in più. Non è mai facile mettersi in evidenza se giochi spezzoni di partite, ma fu un campionato importante per noi e per la società. Oltre ad Alessio (poi insieme anche a Bari, ndr), c’erano anche Colomba, Dirceu, Colantuomo, Romano, Amodio…grandi campioni, una squadra tecnica ed agonisticamente molto cattiva”.

E’ ormai prossima all’uscita la sua autobiografia, molto attesa soprattutto dai tifosi baresi. Può già  anticiparci qualche aneddoto?

“Purtroppo non posso anticipare nulla, ma sicuramente sarà un libro molto particolare e che non rispecchierà solo la mia carriera calcistica ma anche la vita umana con ricordi ed aneddoti. Sarà un libro da acquistare e da leggere. Non ho dubbi che a Bari in tanti lo acquisteranno, soprattutto i tifosi. L’idea dell’autobiografia è nata cosi, senza pensarci. Uscirà a Novembre”.

Pronostico secco sulla gara di domenica?

“E’ una partita difficile, anche se vedo leggermente favorito il Bari. Credo che finirà 1-0, gol  di Maniero o di De Luca”.