Bari Grande Amore
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| Titolo: Brienza e il nuovo ruolo: "Esperienza da vivere. Ho la testa ancora da calciatore, manca il campo. Cornacchini..." Ven Ott 04, 2019 9:45 am | |
| Intervenuto stamani sulle frequenze di RadioBari, Ciccio Brienza - da poche settimane rientrato nell'emisfero biancorosso in qualità di dirigente - è tornato sul suo ruolo: "Son contento, è un'esperienza da vivere, c'è tutto da imparare. Ho ancora un po' la testa da calciatore, ma è normale, ho smesso da poco. Sono spesso a Bari, a contatto con tutto ciò che posso apprendere".
"Manca la quotidianità - spiega Brienza - Dopo 25 anni a stare sempre sul campo, a prepararsi per la partita, manca il campo e lo spogliatoio. E' cambiato tutto. Il mio ritiro? Fortunatamente sono arrivato integro fino ad un'età avanzata. E' normale che è difficile dire basta, ma ci sta fare un passo indietro, avviene per tutti.
Brienza commenta il cambio in panchina... "I risultati non sono arrivati. Mister Cornacchini va ringraziato per quello che ha fatto, poi c'è stato il cambio, ora a Vivarini va dato del tempo. Ha fatto quattro punti in due partite appena arrivato, ha bisogno di tempo per dare un'identità precisa. Qualcosina a livello di concetti si è già visto. Arriveremo un passo alla volta a risultati e principi di gioco importanti. Se fossi un tifoso del Bari - e lo sono per altri motivi, lo sono diventato - io sarei tranquillo. Dopo tanti anni il Bari ha una proprietà: solida con i fatti, e anche quest'anno con i fatti la proprietà ha dimostrato cosa volesse fare".
Su Cornacchini e i rumor su una sua responsabilità sulla non conferma di Brienza da calciatore... "Ho avuto un buon rapporto. Uno fa parlare sempre il campo. Non credo che soltanto lui abbia inciso, le valutazioni si fanno a 360 gradi".
Franco Brienza, nel corso dell'intervento odierno a RadioBari, ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua vita post-ritiro: "Io allenatore? Devo capire tante cose, non ci ho mai pensato. Farò anche il corso da allenatore per capire se mi può piacere. Se Vivarini mi chiedesse di scendere in campo? La proposta c'è stata. Me l'ha proposto, ma ormai non potevo più. Scherzando, fra una battuta e l'altra, è arrivata. Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui, ha idee di gioco, penso che avrei potuto dargli una mano, ma son contento per gli altri ragazzi che possono imparare da lui".
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