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| Titolo: GdS - Fascetti: "La C sarà un campionato tostissimo. Servono 4 uomini forti. Gaetano? Ci sa fare" Gio Mag 16, 2019 8:11 am | |
| Intervista a Eugenio Fascetti sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Il tecnico, ex di Bari e Avellino, scansa l'idea che domenica sarà un anticipo di C: "Non credo. Le squadre si divertiranno a superarsi, c’è pur sempre rivalità tra le due tifoserie. Magari si vedrà anche qualche bel numero. Ma comunque resta una sfida di fine stagione. Fra qualche mese Bari e Avellino, piuttosto, saranno completamente diversi. Mi riferisco all’organico che dovranno attrezzare a dovere, per affrontare la Serie C".
Sulle difficoltà del campionato di C, Fascetti spiega: "Ora è ancora più dura. Per la prossima stagione mi aspetto una sorta di B2, un campionato tostissimo, altamente competitivo. Basti pensare che, oltre a Bari e Avellino, ai nastri di partenza potrebbero esserci Palermo, Foggia, Catania, Trapani, Reggina, Casertana. Intanto ho sempre pensato che fosse più facile vincere la Serie B che la C. Con una concorrenza così titolata, devi arrivarci più che mai preparato. Con una squadra forte,un’ossatura eventualmente già pronta per il torneo cadetto".
Cosa serve? Ecco il pensiero dell'ex tecnico biancorosso: "In linea generale occorrono almeno 4 uomini forti, di categoria. Tanto di guadagnato, poi, se hai la fortuna e l’abilità di pescare qualche gioiellino. Gaetano del Napoli? Il ragazzo ci sa fare. Bisogna vedere quali programmi ha sul suo conto la società di De Laurentiis. Meglio farlo giocare in una piazza difficile e importante come Bari, piuttosto che concedergli qualche apparizione a Napoli. In biancorosso crescerebbe alla svelta".
E su Brienza... "Può essere utile anche se non gioca. Non rinuncerei mai a un anziano giusto. Come Brienza, appunto".
"Ha vinto il campionato, lo ha stravinto. In Serie C peraltro ci vuole un tecnico che conosce bene la categoria, i calciatori. Cornacchini ha tali requisiti. Stop". Eugenio Fascetti tende la mano a Cornacchini. L'ex tecnico biancorosso, nel corso dell'intervista a La Gazzetta dello Sport, ricorda: "Mi dava mille stimoli sapere che una parte consistente della città non mi amava. Il clima ostile mi piaceva da matti, odiavo la calma piatta. Cornacchini è molto più quieto di Fascetti, ma sa il fatto suo. Mi piace".
Sul gioco... "Come ha vinto il Tottenham ad Amsterdam in Champions? Palla lunga su Llorente, abile a far da torre. Così l’Ajax è andato in tilt. Voglio dire che non c’è una sola ricetta per vincere. E comunque mi pare proprio che il tic e toc sia passato di moda".
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