A Troina sfida ad “alta quota” senza Neglia, Brienza e Di Cesare

Il countdown verso la fine del campionato procede spedito, e domani il Bari sarà impegnato al “Silvio Proto” di Troina, uno dei campi più ostici di tutta la Serie D. Proprio nella giornata odierna, il Giudice Sportivo si è espresso infliggendo alla società rossoblù lo 0-3 a tavolino per via della partita disputata (e vinta, sul campo, 1-0) in casa contro il Rotonda nel recupero del 28° turno di campionato, a causa dell’errore tecnico commesso dai siciliani che, nell’effettuazione delle sostituzioni, non hanno rispettato il regolamento sugli under. In virtù di tale decisione, la squadra del mister Giuseppe Boncore è passata dal 4° al 7° posto in classifica, a quota 44, appena fuori dalla zona playoff ora distante 1 punto.

Al di là di questo incidente di percorso, va sottolineato come il Troina, che è la squadra con l’età media più bassa del girone I (appena 21,1 anni), abbia fatto del proprio impianto un vero e proprio fortino, quasi impossibile da espugnare. Decisioni del Giudice Sportivo a parte, i siciliani, infatti, sono stati sconfitti a domicilio una sola volta in tutto il campionato, nel corso della settima giornata. L’unica squadra riuscita in questa impresa è stata il Portici, che ha violato il Silvio Proto imponendosi per 2-1. Una sconfitta, tuttavia, lontana quasi sei mesi, alla quale sono seguiti 3 pareggi e 8 vittorie che hanno reso il Troina la squadra dal miglior rendimento casalingo del girone I dopo le inarrivabili Turris e Bari.

Non sarà affatto semplice per i biancorossi provare ad imporsi su di un campo che gli addetti ai lavori definiscono “di cemento”, per via del manto in erba sintetica ormai quasi completamente consumato. Da non sottovalutare nemmeno la posizione geografica: i 1.121 metri sul livello del mare fanno di Troina il quinto Comune siciliano per altitudine, il primo con popolazione superiore ai 5mila abitanti. Di certo, giocare una partita ufficiale a un’altezza simile non è affatto usuale, e questo sarà senza dubbio un fattore che influirà sull’andamento dell’incontro. Infatti, se è vero che con l’allenamento gli effetti dell’altitudine sul fisico si vanno quasi ad azzerare, è altrettanto vero che sulla prestazione singola l’altezza influisce eccome: da uno studio condotto dai medici della Fifa nel 2007 in previsione dei Mondiali in Sudafrica, fu dimostrato che i primi effetti dell’altitudine si fanno sentire già dopo i 500 metri sul livello del mare.

Oltre a questi fattori, non va dimenticato nemmeno che il Bari dovrà fare a meno dello squalificato Di Cesare – match-winner all’andata -, nonché degli infortunati Brienza e Neglia, che non sono rientrati nell’elenco dei convocati e non saranno dunque a disposizione domani. Assenze senza dubbio pesanti, che porteranno mister Cornacchini a dover fare delle scelte forzate in termini di modulo e uomini. La squadra, che in mattinata ha sostenuto l’allenamento di rifinitura, ha già raggiunto Catania, da cui poi si inerpicherà per le tortuose strade che portano a Troina.

Con la Turris a 8 punti di distanza, il Bari domani sarà padrone del proprio destino: se i biancorossi dovessero centrare il successo, sarebbero matematicamente promossi in Serie C, indipendentemente dal risultato dei campani impegnati in trasferta sul campo della Palmese. Ma i galletti potrebbero, teoricamente, festeggiare la promozione anche in caso di pareggio o sconfitta qualora la Turris non riuscisse a portare a casa i tre punti.

Piccola chicca per gli amanti delle statistiche: anche all’andata Bari-Troina si giocò durante il turno infrasettimanale, e la vittoria ottenuta dai padroni di casa consegnò ai biancorossi il titolo di campioni d’inverno. Domani, in Sicilia, la banda di Cornacchini potrebbe, invece, ottenere un “premio” ben più consistente. Una cosa è certa: la corsa del Bari è ormai arrivata all’ultima curva, non resta che fare l’ultimo sprint e tagliare finalmente il traguardo.


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