Bari, Di Cesare: "Gol fortunato col Rotonda. Scendere in D un sacrificio, ma è necessario per rinascere"

Intervenuto nel corso della conferenza stampa odierna, Valerio Di Cesare ha fatto il punto della situazione in casa Bari. Si parte dalla rete decisiva siglata contro il Rotonda: “Sono stato fortunato a trovarmi lì e ho tirato, mi è andata molto bene e sono contentissimo. Il gol più bello? Rimane più bello quello che feci in un Brescia-Pescara. Scappare dalla Serie D? Certamente, è quasi un sacrificio esser scesi in Serie D. Per tornare bisogna passare da queste categorie. Voglio precisare una cosa: non è assolutamente tutto facile, qui invece si pensa che sia tutto scontato. L’abbraccio dopo il gol? Abbiamo una squadra molto unita e un gruppo che fa la differenza".

Sul rapporto col passato e soprattutto con gli altri compagni di squadra, soprattutto se colleghi di reparto: "Mi arrabbio spesso ed è un mio limite. Mi riguardo spesso, anche se ho 35 anni, e purtroppo noto che sto sempre con le mani aperte (ride, ndr) per lamentarmi. Scorsa esperienza a Bari? Io ho una mia opinione a Bari e credo di aver fatto bene. Il primo anno non avevamo un euro e nonostante questo siamo arrivato ai playoff. Cornacchini? Ogni mister mi ha dato qualcosa. Non so fare un paragone con gli altri. È molto bravo nella gestione del gruppo. Quanti gol vuole fare Di Cesare? Non ci penso proprio. Finché faccio gol e faccio bene, son contento".

Di Cesare, professione goleador? Il difensore di tanto in tanto si sostituisce agli interpreti offensivi: "Nelle ultime partite hanno fatto fatica gli attaccanti e ci è girato qualcosa storto. La pausa arriva nel momento giusto per tutti. La reazione del mister dopo la vittoria? Aveva ragione ad essere arrabbiato. Per fortuna c’erano i nostri tifosi perché onestamente non è facile trovare le motivazioni in un campo con 150 persone e con un terreno di gioco in quelle condizioni”.

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