ilGalletto.tv - Cornacchini: “Brienza play basso? E’ possibile…”

Il Bari ha dimostrato a Messina di avere un tasso tecnico di gran lunga superiore ad una delle squadre più attrezzate del girone I. E pensare che all’appello mancava capitan Brienza, appiedato per tre turni dal giudice sportivo. Un giocatore che era un lusso già in serie B, figuriamoci in D. In tanti si chiedono in che ruolo giocherà il numero 10 biancorosso. IlGalletto.TV lo ha chiesto a chi lo deciderà: mister Cornacchini (nella foto accanto con Simeri). Ecco l’intervista.

Mister, Bari a parte, dicono che sulla carta il Messina sia tra le squadre più forti del girone. Se due più due fa quattro…

“Non lo so se il Messina è una delle squadre candidate a vincere il campionato. L’unica cosa che posso dire è che anche io ero curioso di vedere giocare il Bari, perché ho avuto il piacere di allenarlo, ma con giocatori che sono arrivati dopo. Quindi realmente non sapevo quale sarebbe stata la risposta. E’ stata assolutamente positiva perché la squadra ha capito qual è lo spirito della categoria, dove devi assolutamente adattarti a certi campi e devi lavorare da squadra. Io dico che nel momento in cui tu riesci a correre come gli altri, se non di più, poi a livello tecnico sei superiore e quindi i problemi dovrebbero essere di meno”.

Mister, lei è un perfezionista? Abbiamo visto che ai due errori di Pozzebon ha perso un po’ la pazienza…

“No. Se gli attaccanti non fanno gol o sbagliano non dirò mai nulla. Ma se non fanno quello che pretendo io, cioè l’accorciare, tenere palla e far salire la squadra, lì mi arrabbio. È la normalità, lo devono capire e lo stanno capendo”.

Quali sono le sensazioni di questo esordio molto atteso?

“L’attesa, come ho detto, ce l’avevo anche io. Ho parlato alla squadra e ho detto loro che ero curioso di vederli. Abbiamo fatto tre amichevoli, una con una squadra di eccellenza, una con una squadra di Serie D e una con squadra di Prima Categoria ed ero curioso di conoscere la risposta della squadra ed è stata positiva. Durante questo periodo ho provato a giocare anche con le due punte e con il trequartista e ho cercato di capire se eventualmente si poteva fare anche un tipo di gioco diverso. Sono tutte situazioni che ho valutato, ho guardato per poi giungere a questa conclusione. Non sarà però solo questa: dobbiamo lavorare per poter affrontare anche altre partite in campi piccolissimi dove non si può fare gioco. Bisogna necessariamente trovare alternative alla mia idea di calcio”.

A proposito di alternative. Anche se vi siete allenati sempre a porte chiuse un uccellino ci ha detto che ha provato Brienza come play arretrato. È vero?

“Gli ho chiesto: dove vuoi giocare? Sto scherzando. Può giocare in qualsiasi ruolo. Davanti alla difesa secondo me è un giocatore che ha una qualità indubbia. Non bisogna spiegargli nulla. Ha possesso palla, ha tecnica, ha calcio lungo. È un giocatore forte”.

Quindi a chi si chiede dove giocherà Brienza, la risposta è nel cuore del centrocampo?

“Non lo so. Vediamo”.

Che effetto le ha fatto la risposta dei tifosi? Quasi 800 contro il Messina e c’è molta attesa per l’esordio al San Nicola.

“Tanta roba. Loro devono fare assolutamente la differenza e oggi l’hanno fatta. 800 persone che fanno tanti chilometri per vedere la prima di una squadra che purtroppo è ripartita dalla Serie D vuol dire che ha una passione incredibile. Noi dovremo assolutamente dare tutto per questa maglia perché la gente se lo merita

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