Bari Grande Amore
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| Titolo: Bari calcio, Petruzzelli sgombera il campo: “Lo stadio rimane il San Nicola”. Quattro offerte per il rilancio Mer Lug 18, 2018 4:37 pm | |
| Pietro Petruzzelli, assessore comunale allo Sport, sgombera il campo dall’ipotesi paventata in questi giorni sul possibile ritorno della futura società biancorossa al vecchio stadio della zona Fiera del Levante. Dopo la mancata iscrizione della società Fc Bari 1908 al prossimo campionato di serie B (sarà ufficializzata venerdì) il titolo sportivo per la costituzione di un nuovo sodalizio e l’iscrizione, presumibilmente, al campionato di serie D, passa nelle mani del sindaco Antonio Decaro. Ma la questione di un impianto sportivo sovradimensionato, anche per un campionato nella massima serie, obsoleto e, soprattutto, costoso, rimane.
Assessore, è stato chiaro, lo stadio del Bari rimane il San Nicola, ma la sua gestione rimane un nodo e un peso piuttosto ingombranti. Come li si affronta?
“Pensare di abbandonare un impianto di quel genere per trasferirsi in un altro stadio è innanzitutto antieconomico. Significherebbe abbandonare quella struttura per lungo tempo e non manutenerla. Diventerebbe in breve tempo un rudere. E i costi per riattivarlo dopo un anno sarebbero di gran lunga superiori a quelli per la manutenzione puntuale. E poi il San Nicola rimane un patrimonio di questa città dalle potenzialità enormi”.
Ma una nuova società si troverebbe sempre ad affrontare i costi elevati di manutenzione.
“Non accadrà. Con il Bari non più in B si dovrà cambiare registro in questo senso e il Comune dovrà mettere mano al portafogli e pagare la manutenzione di tasca propria. E’ impensabile che una nuova società in categorie come la D o la Lega Pro possa affrontare quelle spese”.
A quanto ammontano le spese per il San Nicola e per quali interventi?
“Sono aspetti che stanno valutando i nostri uffici tecnici. Di sicuro le utenze sonno una voce preponderante alla quale dovremo far fronte con la nuova società. Il problema è che il Comune non ha ancora un interlocutore con cui interfacciarsi, dopo la costituzione del nuovo club si potrà iniziare a farlo. Fino a fine mese, intanto, rimane in vigore a convenzione con la vecchia società”
A proposito, a che punto siamo? Si parla di quattro offerte. Quali sono gli investitori pronti a far ripartire il calcio a Bari?
“E’ un aspetto che sta affrontando in prima persona il sindaco Decaro. Ci sono degli imprenditori interessati, sicuramente, ma questo è il momento di ragionare con calma. L’obiettivo è quello di affidare la rifondazione della squadra a persone in grado di garantire un progetto a lungo termine e di ampio respiro che faccia rivivere il calcio alla sesta tifoseria d’Italia per bacino d’utenza”.
Napoli di Edilportale è tra i potenziali investitori?
“Ha manifestato pubblicamente la sua voglia di impegnarsi nel rilancio biancorosso ma sa e sappiamo che da solo non è in grado di affrontare l’avventura”.
Che tempi ci sono?
“Venerdì avremo l’ufficialità della mancata iscrizione del vecchio club e la consegna del titolo sportivo al sindaco. Da lì in poi ci saranno dieci giorni per iscrivere un nuovo sodalizio al nuovo campionato. E’ un tempo che ritengo sufficiente per poter trovare la giusta soluzione”.
Tornando alla questione stadio, rimane un fardello ingombrante. Tutte le società tendono a costruire impianti più piccoli e moderni. Quale può essere la soluzione per il San Nicola?
“E’ prematuro affrontare la questione in mancanza di una società con cui poterlo fare. Sappiamo che è una struttura concepita negli anni Ottanta, difficile da gestire. Avevamo messo in piedi il progetto di restyling ma solo con un nuovo club potremmo pensare di seguire un percorso diverso. Il modello cui dovremmo far riferimento è sicuramente quello di Cagliari dove hanno sfruttato al meglio la legge sugli stadi”.
E’ possibile immaginare una riduzione della capienza per il prossimo anno, magari chiudendo alcuni settori?
“Sono valutazioni che dovremo fare con i futuri proprietari del Bari ma è un’ipotesi sicuramente da prendere in considerazione. L’importante è ora individuare gli investitori giusti per un progetto che dia garanzie e dignità alla tifoseria e alla città”.
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