Antonello RaimondoBARI. Vendere e poi comprare oppure le operazioni in entrata prescinderanno
dall'esito delle trattative per la cessione di alcuni dei pezzi pregiati della rosa bianco-
rossa. Ecco uno dei temi caldi in casa Bari a un mesetto dal ritiro di Cascia. Con la
verità che, come spesso accade, sembra poter stare nel mezzo. Da un lato l'impel-
lente esigenza di rinforzare la squadra e di modellarla alle idee di calci di Davide Nico-
la. Dall'altro la necessità di autofinanziarsi il mercato e di lasciar partire calciatori che
qui, per motivi diversi, difficilmente potrebbero tornare a fare la differenza.
A proposito di Nicola. Ovvio che lui un po' di fretta ce l'avrà. Non esiste un allena-
tore al mondo che non vorrebbe poter lavorare sin dal ritiro precampionato con la ro-
sa al completo, o quasi. E lui certo non fa eccezione. Dovrà avere pazienza, però. E
anche tanta. La complessità del mercato, d'altronde è sotto gli occhi di tutti. Chi ha
i buoni calciatori, nella maggior parte dei casi, non li vende. E se proprio dovesse de-
cidere di cedere... bè serve mettere pesantemente mani al portafogli. Per il costo del
cartellino e anche per far fronte a ingaggi abbastanza <<robusti>>. Ecco che serve
trovare gli incastri giusti. E aspettare il momento propizio, l'occasione più favorevole
guardando al rapporto qualità-prezzo.
Parlavami della pazienza che si chiede a Nicola. D'altronde quello del Bari non
sarà un mercato <<leggero>>. La formazione potrebbe essere nuovaper sei-sette undi-
cesimi, almeno a giudicare dalle sensazioni di questa prima parte di contrattazioni.
Guardiamo alla difesa, tanto per avere un'idea più chiara. Fatta eccezione per la con-
ferma di Guarna, il resto è tutto un punto interrogativo. Sabelli è in uscita e il riscatto
di Calderoni (è in comproprietà con il Chievo) è tutt'altro che sicuro, anzi. E poi c'è
da risolvere la questione centrali. Nicola vorrebbe ripartire da Contini e Rinaudo, ma nè
uno nè l'altro sono di proprietà del Bari. Antonelli, che si sta muovendo tantissimo, dovrà
parlare con Atalanta ed Entella ed è possibile che ci siano già stati i primi contatti. Al
momento sembra più agevole la pista che porta a Rinaudo visto che Contini ha un osta-
colo notevole, l'altissimo ingaggio del calciatore.
Un capitolo a parte merita Romizi. Anche lui, come Sabelli, Galano e Caputo, potreb-
be chiudere la sua esperienza biancorossa. Nicola non lo vede come metodista tant'è che
in quella posizione ha giocato quasi sempre Donati e che si sta cercando uno come Di
Gennaro, ovvero un regista classico. Romizi ha già qualche offerta, ma per il momento
Paparesta e Antonelli hanno nicchiato. Uno come lui in rosa è sempre un valore aggiunto.
E prima di lasciarlo andare vanno fatte approfondite valutazioni.
E veniamo a Caputo. La sua esperienza a Bari è praticamente finita. Ciccio andrà via
anche perché, nonostante una stagione non brillante, vanta sempre un buon numero di
estimatori. Checché ne dica gran parte del pubblico biancorosso.
La Gazzetta del Mezzogiorno