Il logo del Bari calcio, da tutti indentificato con il "gallo" o "galletto", ha una storia di quasi 80 anni.
Dalla
rinascita ufficiale del Bari nel 1928, lo stemma sociale ha subito un'evoluzione cromatica e stilistica da far invidia al grande Charles Darwin.
E' quasi certo che questo fosse il primo logo utilizzato sia dalla società che dalla stampa per identificare la neo-nata FC Bari.Il 22 settembre 1928 il giornalista di CINESPORT Alfredo Bogardo, lanciò un referendum rivolto ai tifosi biancorossi per la scelta del simbolo da associare ai calciatori.
La scelta ricadde sul GALLETTO,
sempre pronto alla lotta, a discapito di AQUILOTTI, PASSEROTTI, SCOIATTOLI E GAZZELLE!
La Gazzetta del Mezzogiorno decise autonomamente di chiamare i calciatori PATTIROSSI, ma nessuno in città colse il nomignolo e dopo poche settimane i tifosi più accaniti diedero vita al primo Club:
L'ORDINE DEL GALLETTOAll'epoca i concetti di
marketing e comunicazione non erano molto noti, il calcio era si uno sport molto seguito, ma ancora molto lontano dai livelli odierni.
Non si reputò fondamentale la creazione di uno stemma ufficiale registrato, bastava sapere che il Bari era associato al galletto e dunque sia organi di stampa, che tifosi, ma anche la società, cambiavano periodicamente la forma o il colore del combattivo pennuto.
Uno dei primissimi loghi utilizzati dalla stampa locale e nazionaleAltre testimonianze dell'epoca, parlano di quasi 10 versioni dello stesso logo dal 1928 al 1936, anno della prima comparsa di uno stemma sulle maglie da gioco.
Dopo questo episodio nel 1936, il galletto scomparve dalle maglie da gioco fino al 1979.In alcune stagioni, soprattutto verso la fine degli anni '60, face la sua comparsa sui completi di allenamento o sulle giacche di allenatori e dirigenti questo:
Come potete constatare, il gallo non esiste, si prediligono i colori sociali e la denominazione del clubNon esistono dati certi e ufficiali su quali e quanti loghi furono utilizzati dal 1928 al 1979 quando Antonio Matarrese fece realizzare un nuovo logo, questa volta registrato e ufficiale, utilizzato fino al 2014.
Qui di seguito riportiamo tutti i loghi impiegati da società, stampa e tifosi fino al 1979:
Altre versioni presenti in rete, non trovano riscontri.
Con l'avvento dei Matarrese, il gallo diventò stilizzato, semplice da disegnare e stamparePrimo logo registrato e ufficiale della storia del club. Si tratta della versione pubblicata nel 1979, poco prima dell'inizio della stagioneLa prima maglia dal 1936 riportante il gallettoTra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, per esigenze di stampa e di immagine, si decise di ridisegnare lo stemma.
Dapprima si inserì il solo galletto stilizzato(senza nessuna scritta) all'interno di un ovale. Questa nuova versione fu utilizzata per quasi 15 anni
In occasione dei 90 anni del club, fu utilizzato momentaneamente un nuovo logoCreato dalla Lotto per l'eventoNel 1998 nacque una nuova versione, leggermente diversa dalla precedente, con l'ovale dai contorni rossi.
Durerà fino al 2005-2006L'ultima e definitiva versione dell'era Matarrese risale al 2006. Ovale dai contorni rossi, galletto stilizzato al centro e scritta "as bari" subito sotto.Sarà quest'ultimo logo ad accompagnare la ormai defunta AS Bari fino al 2014, anno della rinascita biancorossa ad opera di Gianluca Paparesta.
Uomo molto attento alla comunicazione e al marketing, decide di stravolgere completamente lo stemma sociale e introduce una nuova versione più "commerciale"
La nuova società precisa subito il significato del nuovo logo:
1) la parte argentata superiore rappresenta l'aureola di San Nicola
2) la parte rossa sottostante rappresenta i colori della città
3) le 11 strisce irregolari e inclinate rappresentano: 11 calciatori in lotta per il successo
4) la cresta del gallo, posta in direzione opposta ai loghi precedenti, richiama la storia del club
Nel 2016, a seguito del passaggio di proprietà tra Gianluca Paparesta e Cosmo Giancaspro, il logo viene nuovamente modificato:
Si ritorna ad uno stile retrò e soprattutto al galletto, molto amato dai tifosi.