Esclusiva pensieribiancorossi.com - Micai e quella chiamata che non arriva...

Storie di progetti sbandierati ai quattro venti e non ancora manifestatisi coi fatti, storie di ragazzi venuti dal nulla, a costo zero, eredità fruttifere ma anche da far fruttare: è il caso Alessandro Micai, 23 anni, n. 12 sulle spalle, ma n. 1 guadagnato sul campo, a suon di prestazioni, perché dopo il brillante finale di stagione dello scorso anno, Micai si sta confermando anche quest'anno su buoni livelli. Superato il dualismo col neo arrivato Ichazo, ha conquistato la fiducia dapprima di Roberto Stellone e poi di Stefano Colantuono. Ma allora quel rinnovo che tutti, il ragazzo in primis, attendono da agosto (allorquando ci fu un primo contatto tra il suo procuratore Graziano Battistini e il ds Sean Sogliano) perché non arriva? Eh si, il rinnovo, perché a giugno 2017 Alessandro andrà in scadenza e già da gennaio sarà libero di accordarsi con altre squadre. Le richieste non mancano in cadetteria, ma Micai non vuole saperne, parola del suo entourage, di muoversi da Bari. E allora cosa aspetta la società? Cosa aspetta il direttore sportivo? La distanza tra domanda e offerta è tutt'altro che incolmabile e se ci si riflette con un pizzico di buon senso va da se che colmarla è un dovere, anche laddove, paradossalmente, non si voglia poi puntare sul ragazzo, ma semplicemente monetizzare da una sua eventuale cessione. Non serve essere direttori sportivi o commerciali per comprenderlo. Altrimenti non venite a parlarci di progetto...


Domenico Lillo
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