11/07/15 - Antonucci a TuttoBari: "Squadra da scoprire. I tifosi..."

E' stata inaugurata nel pomeriggio di ieri la nuova sede de 'La Bari Siamo Noi', associazione di tifosi presieduta dal triumvirato composto da Franco Spagnuolo (presidente), Claudio Petruzzelli e Giuseppe D'Ambrosio (vice - presidenti). Ad impreziosire l'evento - oltre alla partecipazione di un alto numero di tifosi - hanno contribuito anche le presenze della famiglia Paparesta (Romeo e Gianluca) e del Prof.Gianni Antonucci.

Quali le considerazioni in merito a questa nuova iniziativa? L'abbiamo chiesto in esclusiva allo stesso storico dei galletti, che ha inoltre fatto il punto sul Bari che verrà e sul prossimo campionato cadetto. Un torneo che - almeno a suoi dire - riserverà ancora una volta incredibili sorprese a tutti gli appassionati.

E' stata inaugurata la nuova sede de 'La Bari Siamo Noi', nuovo centro e punto di riferimento dei tifosi biancorossi. Il tifo riparte più forte di prima, nonostante una stagione non all'altezza delle aspettative.

"Bisogna dare fiducia a chi prolunga nel tempo la passione del tifo biancorosso. Parliamo di appassionati senza alcun tornaconto per il loro interesse. Amano il Bari come lo amano io, e per questo li sostengo, a differenza di altri che si sono affaciati in passato. Mancanze palesi di poca serietà. Penso a gente che ha preferito dirottare il proprio interesse altrove, palesando una determinata passione si, ma desideroso soprattutto di entrare a tutti i costi nel mondo del calcio. Io per il Bari ho realizzato ben diciotto libri per la mia squadra, senza mai ricevere nulla in cambio"

Cosa pensa a proposito del Bari che sta nascendo? Riuscirà a far meglio della squadra vista nella scorsa stagione?

"Nel calcio non ho mai fatto una previsione. Anche eprchè è sempre stata la miniera dell'imprevedibilità. Andranno bene i nuovi arrivati? Sinceramente non lo so, me lo auguro. Abbiamo visto l'anno scorso giocatori che già c'erano l'anno prima che non hanno reso come si pensava, un po' come nell'ultimo anno di Fascetti o nell'anno di Platt. Senza contare squadre come Latina o Modena passate dai playoff alla lotta per la salvezza. Ci vogliono sempre quelle motivazioni che ti portino a dare sempre il massimo. Sudare la maglia, insomma".

Sono state presentate ieri le nuove maglie dei galletti griffate Nike. Ci sono state in passato altre maglie che si sono ispirate a versioni simili? Non mancano pareri contrastanti sulle stesse tra i tifosi...

"Tra le maglie più recenti, la seconda mi ricorda molto quella della stagione 2005/06 col galletto stilizzato. Una cosa molto simile risale anche alla prima metà degli anni cinquanta. La maglia serve soltanto per essere baghnata di sudore, ma il Bari nella sua storia ha sempre avuto particolari fantasie e diversi tipi di strisce con varie tonalità. Credo non ci sia nulla di scandaloso in questo stile nuovo".

Dobbiamo aspettarci a breve nuove pubblicazioni sul Bari come da lei annunciato qualche mese fa?

"In questo momento sto preparando un libro interamente dedicato al Bari, non solo rivolto a quei giocatori che vantano presenze nel Bari, ma anche in quelli che vi hanno fatto parte senza essere mai scesi in campo. Sarà una sorta di vademecum della storia del Bari, un documento inedito per i tifosi biancorossi. Spero di metterci meno tempo possibile. Non penso, invece, che potrà mai essere riproposta una nuova edizione del mensile Il Bari".




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