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| Titolo: 04/07/16 - Stellone: "Ho fame di vittorie e la mia squadra deve essere come me per fare un campionato importante" Lun Lug 04, 2016 5:15 pm | |
| Ripartire. Più forti e più determinati di prima. Dopo la cocente delusione nello spareggio play-off con il Novara il Bari volta pagina. Salutato Camplone toccherà ora a Roberto Stellone sedersi sulla panchina biancorossa. Il 38enne tecnico romano, il primo allenatore dell'era Giancaspro, è reduce da un quadriennio intenso alla guida del Frosinone.
Prende la parola Cosmo Giancaspro: "Adesso siamo a posto. Come vi avevo anticipato avevo incontrato personalmente mister Stellone perché era importante per me conoscere l'uomo prima ancora che l'allenatore. Saggiarne le qualità morali e comprenderne le aspettative. Ho condiviso la mia ricerca col ds Sogliano. I due si sono confrontati per un paio di giorni. Se siamo qui oggi è perché siamo in grande sintonia sia per quanto riguarda gli obiettivi attuali che per quelli futuri. Piena fiducia a Stellone e Sogliano per quanto riguarda la campagna trasferimenti che immagino vi terrà impegnati per i prossimi mesi. Già da stasera cominceranno a lavorare. Ci riaggiorneremo nel fine settimana in vista del ritiro precampionato."
Ecco Stellone: "Sono felicissimo di essere qui. Non vedo l'ora di cominciare quest'avventura in questa grande piazza. Ci sono tutti i presupposti per far bene. Partiamo un pò svantaggiati rispetto ad altre squadre che avevano già scelto tecnico e ds. Potrebbe sembrare che abbiamo tanto tempo a disposizione ma non è così. Vogliamo fare un campionato importante e quindi allestire una squadra competitiva. Sogliano sta lavorando già da alcuni giorni. Il modulo? Si possono ottenere risultati con qualsiasi modulo. Valuteremo attentamente i giocatori che abbiamo. Di base parto col 4-4-2 ma cambiare non sarebbe un problema. Rosina? Ci ho giocato quattro anni insieme. E' un giocatore fortissimo. Dovremo valutare anche la sua situazione, di concerto col ds. Ho fame di vittorie. L'avevo da calciatore, ce l'ho anche da allenatore. Voglio una squadra che abbia una mentalità vincente, a prescindere dal modulo e dagli uomini. Io sono così e la mia squadra dovrà essere così. A Frosinone ho ottenuto grandi risultati perché avevo giocatori affamati. I giocatori dovranno dare il massimo anche qui a Bari. Abbiamo in rosa gente di un certo livello. Dovremo capire chi vuole rimanere e chi no. Ci sono tante cose che io e Sogliano dovremo tenere in considerazione."
Spazio a Sogliano: "In B l'organizzazione di gioco è fondamentale. La serie cadetta è un campionato lungo, dove bisogna correre per quarantadue partite. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra giovani e gente esperta."
Di nuovo Stellone: "Non possiamo sbagliare a livello umano. Voglio gente che si alleni a 200 km all'ora tutti i giorni. Serve gente determinata, di corsa, di qualità e che abbia spirito di gruppo e di sacrificio. Ho visto una società ambiziosa. La conferma l'ho avuta nel colloquio con Giancaspro e Sogliano. Loro hanno dimostrato di credere in me facendomi un contratto importante. E poi mi affascinano le piazze calde. E Bari in serie B è il top. Ha una tifoseria meravigliosa. Volevo venire qui e quindi abbiamo fatto in modo che tutto andasse per il verso giusto. Verona, Frosinone e Carpi partono avvantaggiate perché hanno delle rose importanti ma noi vogliamo essere competitivi fin dall'inizio. Non dobbiamo avere fretta di completare la rosa a livello numerico. Ci sono quaranta giorni per lavorare e valutare. Ho chiesto a Sogliano di poter iniziare a lavorare in una certa maniera. Col tempo inseriremo alcuni tasselli."
Interviene Sogliano: "Moras ha dato disponibilità a venire. Essendo svincolato quest'operazione è più facile rispetto ad altre."
"Vogliamo arrivare tra le prime otto. La pressione? Io vivo di pressioni. Sono qui anche per questo. Cerco di trasmettere positività ai miei ragazzi. Mi piace proporre un calcio divertente. Voglio che ci sia grande competizione nella mia squadra. Chi non darà il massimo perderà il posto. Vogliamo avere due giocatori per ruolo, possibilmente di pari valore. A Frosinone sono retrocesso tra gli applausi della curva. Sono orgoglioso di quel gesto perché se il pubblico ha reagito in quella maniera ha capito che avevamo fatto il massimo."
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