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| Titolo: 24/06/16 - Il pragmatismo di Giancaspro: “Non sarò un presidente tifoso” Ven Giu 24, 2016 7:30 pm | |
| Il nuovo numero uno della Fc Bari 1908 si è presentato alla stampa con idee ben chiare e nessuna facile promessa. Ha annunciato "il ritorno del galletto", mentre per la nomina del nuovo direttore sportivo bisognerà attendere mercoledì. "Bari è da serie A, non sono uomo della spending review, ma come per ogni buon imprenditore l'azienda viene prima di tutto", dichiara “Sono onorato di essere il nuovo presidente del Bari” ma non sarò un “presidente tifoso a tutti i costi”. Bastano queste poche parole per inquadrare Cosmo Antonio Giancaspro, il nuovo numero uno della Fc Bari 1908: ai giornalisti, nella sua prima conferenza stampa, si è presentato come uomo concreto, pochi fronzoli, poche parole ma chiare, nessuna promessa. Insomma, nessuna Champions League in cinque anni, ma idee comunque ben delineate. Forse è quello che ci voleva in questo momento per un club che, negli ultimi due anni, ha vissuto sopra le proprie possibilità economiche (lo dicono i bilanci) ma che a livello sportivo non ha ottenuto nemmeno i risultati sperati, in alcuni casi promessi.
Stipendi e fideiussione pagati
Si riparte da un Giancaspro saldamente con i piedi per terra e che annuncia un risultato già importante: “Abbiamo onorato tutti gli adempimenti, sono stati fatti enormi esborsi finanziari. Voglio tranquillizzare la città e i tifosi, siamo in linea con pagamenti di stipendi, fideiussione e tutti gli altri adempimenti formali. Fosse dipeso da me avrei definito la situazione societaria già un mese fa, non per me ma per il club e per non arrivare con il fiato corto, ma ce l’abbiamo fatta”. Quindi, evitate penalizzazioni o peggio. Il piano industriale, assicura, sarà pronto per fine luglio, ma “le risorse finanziarie non sono di poco conto”. “Si parte – annuncia – da un budget pari a quello che è stato investito negli ultimi due anni. Le perdite accumulate sono state in parte coperte, e con l’aumento di capitale mi sono impegnato a chiuderle. Partiremo dunque con una dotazione di capitale idonea a coprire ogni perdita. Potremo voltare così pagina una volta per tutte e pensare solo al futuro”.
Nessun altro socio, per ora
Il neo presidente ha assicurato che, al momento, l’unico investitore è lui, quindi le risorse finanziarie sono personali. Ma non esclude la possibilità di allargare la compagine societaria: “Conosco parecchi investitori e fondi esteri, inglesi, americani piuttosto che tedeschi. Quando eventualmente succederà qualcosa lo condividerò”. A chi teme che ora il progetto Bari possa subire ridimensionamenti, Giancaspro replica così: “Lo dicono tutti: Bari è da A, merita la A, ha il miglior pubblico. Penso che avere delle basi solide, che io sono sicuro di poter dare, sia il primo passo. Non sono uomo della spending review, ma come per ogni buon imprenditore l’azienda viene prima di tutto, anche della propria famiglia e dei propri vizi. L’azienda deve assorbire tutti i ricavi per pagare chi lavora e fare altri investimenti. Il beneficio dell’imprenditore sono gli utili. Il mio piano non è cambiato, ho delle idee innovative, mi sono chiare. Un investitore vero e non un benefattore investe avendo un’idea, una percezione di business, e avendo una propensione al rischio secondo le proprie possibilità e capacità”.
Torna il galletto
Sull’aspetto sportivo non si è sbilanciato con nomi, ma una promessa ai tifosi l’ha fatta: “Si partirà dalla riproposizione della storia: cioè il galletto. Riporteremo nuovamente il galletto sulla maglia”.
Il nuovo direttore sportivo
Il primo passo concreto, però, sarà la scelta del nuovo direttore sportivo: “Entro mercoledì spero di annunciare il suo nome. Devo parlare con Zamfir e capire come e se andare avanti con lui. Non c’è nulla di concreto con altri per ora”, dichiara. “Io – prosegue – penso di capire di calcio e credo di avere il vantaggio che non sono solo un tifoso. Il tifo viene dopo, non deve condizionare la mente”.
Il nodo stadio
Infine, una battuta sulla vicenda stadio San Nicola: “La proprietà è pubblica, chi deve presentare il piano è una società privata, ma noi siamo una società privata di interesse pubblico. Quindi ora bisogna capire il pubblico come si mette a disposizione del privato. E’ un argomento delicato che va affrontato con serietà da parte di tutti. Ora beneficeremo di un anno di proroga, ma entro fine anno dobbiamo prendere decisioni per approntare un piano d’investimenti. E’ una follia continuare ad utilizzare questo stadio sopportando spese non programmate o finanziate. Ho avuto un paio di incontri, anche qualche mese fa, con l’assessore allo Sport, penso mi incontrerò di nuovo tra domani e lunedì”.
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