13/06/16 - GdM - Beffa Angelozzi: nel 2013 un sacrificio da 110mila euro

Ha salvato il Bari un paio di stagioni fa, ora ci rimetterà di tasca sua, circa 110mila euro. Stiamo parlando di Guido Angelozzi: l'ex diesse dei galletti che nella stagione del fallimento della vecchia As Bari fece da garante anticipando la somma di 600mila euro per fronteggiare il pagamento degli stipendi.

Questa mattina La Gazzetta del Mezzogiorno descrive l'incresciosa situazione che coinvolge tutt'oggi il dirigente catanese finito nella centrale rischi di Bankitalia: "Erano i mesi bui, quelli del disimpegno dei Matarrese: - si legge sul quotidiano - in cassa non c’era un centesimo. Il problema lo risolse il ds. E non erano, naturalmente, soldi suoi: li ottenne grazie ad un fido di conto corrente che gli era stato concesso da Banca Apulia, la stessa su cui all’epoca operava il Bari. A garanzia di quella scopertura, la società biancorossa aveva ceduto ad Angelozzi crediti verso la Lega per 847mila euro. È probabile che in quel momento la banca non potesse più aiutare il Bari. E dunque fu messa in piedi una operazione che vedeva Angelozzi come intermediario. Quando il Bari è fallito la cessione di credito è infatti finita tra le operazioni che la curatela ha sottoposto a revocatoria (è previsto dalla legge): e quindi Angelozzi non solo non ha più avuto i soldi per ripagare il debito contratto con la banca, ma si è ritrovato a dover far fronte pure agli interessi e a difendersi in Tribunale dalla causa che gli è stata intentata dalla curatela fallimentare".


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